Secondo l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), 130 paesi in tutto il mondo sono pronti a partecipare a un progetto su larga scala legato al settore delle cripto. La partecipazione a questo programma implica l'introduzione di una tassa globale sulle attività delle società digitali.
Secondo gli esperti, questo impedirà alle società multinazionali di evadere le tasse. L'essenza di questo progetto è che le società paghino le tasse nel paese in cui viene realizzato il profitto. Per combattere i "paradisi fiscali", viene introdotto un livello minimo di tassazione del 15 per cento. Questo requisito è obbligatorio per tutti i paesi.
Secondo Bruno le Maire, ministro delle finanze francese, “Questo è il trattato fiscale più importante del 21° secolo. Il prossimo passo è la riunione dei paesi del G20, in cui i ministri delle finanze dovrebbero sostenere l’accordo".
Il lavoro su questo progetto va avanti da diversi anni. Gli esperti lo considerano pertinente e tempestivo, grazie al quale i bilanci statali dei paesi riceveranno fondi aggiuntivi. Sono necessari per la ripresa economica dopo la crisi del coronavirus, sottolineano gli esperti. Il volume totale di gettiti fiscali è stimato a 150 miliardi di dollari all'anno.