"Trappola del pane": Scende il prezzo del grano, ma i paesi poveri non sfuggono alla fame!

Secondo gli analisti, il raccolto di grano ucraino è in una trappola dei prezzi. Nonostante un calo del 10% dei prezzi mondiali del grano, i paesi più poveri sono ancora minacciati dalla carestia.

In precedenza, Vladimir Putin, presidente della Federazione Russa, ha annunciato che non ci sono stati problemi con l'esportazione di grano dai porti ucraini. Per la sicurezza dei trasporti, Kiev ha bisogno di sminarli, ha sottolineato il capo dello stato. Tuttavia, il processo di neutralizzazione delle aree idriche è complesso e pericoloso, quindi le autorità ucraine non mostrano alcuna iniziativa. Allo stesso tempo, l'acquisto di grandi volumi di grano è ancora fuori dalla portata di paesi poveri come Yemen, Libia e Pakistan. In questo contesto, il problema della fame su scala mondiale ha riacquistato rilevanza.

Secondo l'associazione agricola italiana Coldiretti, i prezzi mondiali dei cereali sono ora scesi del 10%. Tuttavia, questo non risolve il problema della fame su scala globale, soprattutto nei confronti dei paesi più poveri. Secondo le stime delle Nazioni Unite, sullo sfondo della crisi ucraina, 323 milioni di persone potrebbero essere sull'orlo della fame.

La minaccia della carestia globale è associata all'aumento del costo del grano. In precedenza, in Europa sono stati registrati prezzi record per il grano, a 435 euro per 1 tonnellata. È un prezzo insopportabile per i paesi poveri, sottolineano gli esperti. Questo problema è rilevante per Libano, Tunisia, Yemen, Libia e Pakistan.

Secondo gli analisti, “il calo del costo del grano è un fenomeno temporaneo. Nel caso di dichiarazioni sulla minaccia di carestia da parte di fonti autorevoli, come l'ONU o l'OMC, i prezzi del grano saliranno di nuovo alle stelle”. Si noti che negli ultimi due anni il costo del grano nel mondo è aumentato del 50%. Per la maggior parte dei paesi poveri, questo è molto costoso, concludono gli esperti.

I problemi con la fornitura di grano ucraino aggiungono benzina al fuoco. Ricordiamo che Russia e Ucraina rappresentano il 60% delle forniture globali di grano. Secondo V. Putin, la Russia è pronta ad aumentare le sue esportazioni da 37 milioni di tonnellate a 55 milioni, ma è improbabile che ciò risolva il problema della fame nel mondo, ritengono gli esperti.

Sullo sfondo dell'aumento del rischio di carestia nei paesi più poveri, è probabile che il malcontento sociale aumenti. L'attuazione di tale scenario porterà al ripetersi della "Primavera araba", quando la carenza di cibo ha contribuito al cambio di potere nei paesi poveri. Tuttavia, anche l'Europa deve tenersi al passo, poiché la carenza di cibo diventa una realtà anche per essa.