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Il dollaro era stabile contro il paniere delle principali valute, i commercianti stavano aspettando il primo incontro con il presidente della Fed, Jerome Powell. Inoltre, il mercato è nervoso dopo che i sondaggi hanno mostrato un massiccio declino nel sostegno al Primo Ministro Shinzo Abe in connessione con il recente scandalo, il che solleva dubbi sulla sua capacità di promuovere il suo programma economico di reflazione, compreso l'allentamento della politica monetaria.
L'indice del dollaro contro il paniere delle principali valute era di 90,276 punti, si ricorda, il venerdì l'indicatore ha raggiunto un massimo di due settimane di circa 90,38 punti sullo sfondo di forti dati economici statunitensi. Ora l'attenzione si concentra su quanto il tasso della Fed aumenta quest'anno nelle sue previsioni, e per il momento i partecipanti al mercato prevedono quattro, non tre aumenti. Le prospettive di crescita dei tassi di solito supportano la valuta, ma le recenti dichiarazioni politiche protezionistiche preoccupano gli investitori.
Il dollaro canadese ha assunto la principale preoccupazione per il protezionismo negli Stati Uniti. La valuta locale è scesa a $1,3111 per dollaro USA, il tasso più debole da giugno 2017.
In Giappone, la politica interna è diventata al centro dell'attenzione dei trader. Il sondaggio di Nippon TV ha mostrato che il sostegno di Abe si è indebolito di circa il 14% rispetto al mese precedente. Il dollaro è sceso dello 0,1%, a 105,84 yen, ritirandosi nella direzione del minimo a 16 mesi di 105,24 yen, fissato il 2 marzo. La maggior parte dei trader ritiene che lo yen aumenterà se Abe si dimette. "I rischi politici giapponesi saranno il fenomeno più importante sul mercato. C'è il rischio che l'Abenomics possa essere completamente ridotta", credono in Barclays. L'euro è sceso dello 0,3 per cento rispetto alla valuta giapponese, a 129,89 yen.