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Gli investimenti di non residenti nel Tesoro a marzo di quest'anno per 12 mesi sono aumentati di 220 miliardi di dollari. A giudicare da questi dati, i detentori stranieri hanno aumentato gli investimenti nel Tesoro, ma la crescita non è stata così significativa.
Allo stesso tempo, sorge la domanda: chi ha comprato il resto dei titoli di stato statunitensi?
Ricordiamo che per lo stesso periodo, il debito nazionale lordo americano è cresciuto di incredibili 1,24 trilioni di dollari e ha ammontato a 21,1 trilioni di dollari.
L'indicatore è diviso in due componenti: in primo luogo, il debito detenuto all'interno del paese dalle strutture statali degli Stati Uniti è aumentato di 185 miliardi di dollari, portandolo a 5,66 trilioni di dollari; in secondo luogo, il debito scambiato pubblicamente sulla borsa è salito di 1,06 trilioni di dollari, a 15,4 trilioni di dollari.
Il secondo punto può anche essere suddiviso in sottosezioni:
– il 15,6%, pari a 2,4 trilioni di dollari, che il regolatore ha acquistato in base al QE, è sul bilancio del Federal Reserve System (FRS) degli Stati Uniti;
– il 41,0%, ovvero $6,3 trilioni di dollari, è detenuto da possessori stranieri;
– il 49,4%, pari a 6,7 trilioni di dollari, appartiene direttamente o indirettamente agli americani.
Di conseguenza, la Federal Reserve statunitense ha ridotto i suoi investimenti in titoli di stato USA per 12 mesi di 51 miliardi di dollari (a marzo dell'anno corrente) per la normalizzazione del suo bilancio. Durante questo periodo, i detentori stranieri hanno aumentato il loro investimento di 220 miliardi di dollari. Ci sono ancora 891 miliardi di dollari.
Chi ha comprato le obbligazioni per una quantità così grande? Sembra che gli americani abbiano fatto questo: attraverso fondi pensione, fondi obbligazionari, fondi di fondi, ecc. Insieme a loro, i titoli sono stati acquistati da investitori non ufficiali di altri paesi. Ora i rendimenti sui titoli di stato sono al massimo degli ultimi anni e sembrano molto interessanti, anche se storicamente sono ancora a un livello basso. Tuttavia, è importante dire che, in effetti, i titoli di stato privi di rischio con una scadenza di tre mesi o più hanno una redditività superiore all'indice S&P 500, e ancor più dei rendimenti sulle obbligazioni del Giappone e dei paesi europei.
Se si considerano gli investimenti di altri paesi, vale la pena ricordare che la Cina ha riacquistato il primo posto negli investimenti in obbligazioni del Tesoro USA. A marzo di quest'anno il paese li ha portati a 1,19 trilioni di dollari, che è il massimo da ottobre 2017.
Il minimo è stato rilevato a novembre 2016, ma da quel momento la RPC ha aumentato gli investimenti di 138 miliardi di dollari. La crescita di $20 miliardi a febbraio e marzo è probabilmente un gesto che conferma la riluttanza a sviluppare una guerra commerciale.
Allo stesso tempo, il Giappone, che era al secondo posto in termini di investimenti nel Tesoro, ha sistematicamente tagliato questa cifra dal 2016. Dal luglio dell'anno scorso, gli investimenti in titoli di stato statunitensi sono diminuiti di 111 miliardi di dollari e ammontano a 1,04 trilioni di dollari, il minimo dal 2011.
Questa settimana, l'erario degli Stati Uniti prevede di vendere il Tesoro a 265 miliardi di dollari, il massimo dal 2010.
Gli investitori riceveranno un'offerta per obbligazioni a 2 anni di 33 miliardi di dollari, per obbligazioni a 5 anni – di 36 miliardi di dollari e per obbligazioni a 7 anni – di 30 miliardi di dollari.
Contemporaneamente, il collocamento settimanale di titoli di credito a breve termine di $150 miliardi e di titoli a tasso variabile di $16 miliardi.
Sullo sfondo dell'imminente redenzione dal mercato saranno ritirati 55 miliardi di dollari che possono dare fiducia al dollaro USA, che è già in una tendenza al rialzo.
