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Per quasi tutta la giornata, la moneta unica europea non si muove, poiché gli investitori non sono pronti a correre rischi e preferiscono attendere i dati sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale negli Stati Uniti. È attorno a questi dati che si svilupperanno tutti gli eventi. Almeno oggi e forse durante tutta la settimana. È possibile che la loro natura determini il tono delle negoziazioni fino alla loro chiusura venerdì. Dopo tutto, il tasso di crescita delle vendite al dettaglio dovrebbe rallentare dal 7,4% al 5,5%. Ciò significa che gli eventi negli Stati Uniti si stanno sviluppando secondo lo scenario europeo, quando dopo un forte aumento dell'inflazione, c'è stato un crollo dell'attività dei consumatori. Nel frattempo, in Europa le vendite sono entrate in territorio negativo, mentre negli Stati Uniti si prevede solo un rallentamento della crescita. Inoltre, la crescita dovrebbe rimanere a un ritmo abbastanza elevato come prima. Quindi è improbabile che il dollaro inizi a perdere rapidamente le sue posizioni rispetto alla moneta unica europea. Inoltre, sarà supportato dai dati sulla produzione industriale, il cui tasso di flessione del -1,8% dovrebbe essere sostituito da una crescita dello 0,9%. Se si considera che l'ultima volta il settore ha mostrato una crescita già nell'agosto 2019, allora non bisogna sottovalutare l'ottimismo con cui gli investitori possono percepire le informazioni sulla sua crescita. Tuttavia, le vendite al dettaglio hanno un peso molto maggiore e il loro notevole rallentamento, soprattutto subito dopo un forte aumento dell'inflazione, avrà senza dubbio un impatto negativo sulla posizione del dollaro.
Vendita al dettaglio (Stati Uniti):
Durante il giorno precedente, la coppia di valute EURUSD non ha mostrato un'attività adeguata, a seguito della quale si è verificato un movimento di ampiezza entro i confini di 1,1910 / 1,1940. Un punto interessante è il fatto che la quotazione con accuratezza chirurgica ripete il punto pivot 1,1910, che riflette il minimo locale del 12 marzo.
La volatilità del mercato è bassa, il che è confermato dalle quotazioni stagnanti del mercato.
Se procediamo dalla posizione corrente del prezzo, allora abbiamo la stessa fluttuazione di ampiezza entro i limiti di 1,1910 / 1,1940, dove i partecipanti al mercato sono concentrati vicino al frame superiore.
Considerando il grafico di trading in termini generali, il periodo giornaliero, si può notare che la quotazione, senza alcuna variazione, segue nella struttura del movimento correttivo dal massimo del trend di medio periodo 1,2349 -> 1,1835.
In questa situazione, si può presumere che il movimento di ampiezza del prezzo entro i limiti di 1,1910 / 1,1940 non durerà a lungo sul mercato e presto sorgerà la speculazione, che porterà a variazioni impulsive di prezzo.
Le tattiche di trading sono scelte in base al metodo di rottura dell'uno o dell'altro confine, lavorando sull'impulso in uscita.
Concretizzare tutto quanto sopra in segnali di trading:
- Posizioni lunghe, consideriamo in caso di fissazione del prezzo superiore a 1,1945, con la prospettiva di uno spostamento a 1,1960.
- Posizioni corte, consideriamo in caso di fissazione del prezzo inferiore a 1.1910, con la prospettiva di uno spostamento a 1,1880.
Dal punto di vista dell'analisi complessiva degli indicatori, gli indicatori degli strumenti tecnici sui time frame di 1 ora e 1 giorno segnalano una vendita, mentre il time frame di 1 minuto ha un segnale variabile (compra / vendi), dovuto al movimento del prezzo in un corridoio chiuso.
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