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EUR/USD
Giovedì l'euro è sceso di 82 punti sui forti dati degli Stati Uniti: a maggio sono stati creati 978mila nuovi posti di lavoro nel settore privato contro i 645mila previsti, in settimana si sono registrate 385mila domande di sussidio di disoccupazione (il dato più basso per 15 mesi), l'indice di attività di Services PMI a maggio è aumentato da 62,7 a 64,0.
Ma anche prima del rilascio di questa notizia, l'euro stava cadendo sullo sfondo di buoni indicatori europei: il PMI dei servizi dell'eurozona per maggio nella stima finale è aumentato a 55,2 da 55,1, il PMI dei servizi britannico è aumentato a 62,9 da 61,8. In questo modo, il mercato mostra di essere più interessato all'umore della Fed e ai propri sentimenti di surriscaldamento del mercato, che ora sta portando le valute contro il dollaro verso un calo a medio termine. Allo stesso modo, il capo della Federal Reserve Bank di Dallas, Robert Kaplan, ha detto ieri che la Fed inizierà a ridurre gli incentivi "prima piuttosto che dopo".
Sul grafico giornaliero il prezzo è uscito dal trading range della seconda metà di maggio, dove si accumulavano, anche difficilmente, l'umore del mercato ipercomprato.
L'oscillatore Marlin è entrato con forza nella zona del trend ribassista, l'obiettivo più vicino dell'euro è la linea MACD vicino a 1.2065, più precisamente, il range tra il livello 1.2051 (il minimo del 13 maggio) e la linea MACD. La fissazione al di sotto di 1.2051 apre l'obiettivo a 1.1913, il limite inferiore del canale del prezzo, iniziato a maggio dello scorso anno.
Sul grafico si forma una tendenza completamente discendente: il prezzo è al di sotto delle linee indicatrici, l'oscillatore Marlin si trova nella zona dei valori negativi.
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