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Ieri il dollaro australiano è stato scambiato nell'intervallo di 60 punti, la chiusura della giornata è avvenuta sul supporto della linea dell'indicatore MACD con una crescita simbolica di 6 punti. L'oscillatore Marlin si trova nella zona di downtrend, che il giorno della riunione della Fed indica una probabile rottura del prezzo del supporto e che sta prendendo la rotta verso il livello target 0.7065, verso il massimo di giugno 2020.
Sul grafico H4 si sta formando un consolidamento tra i livelli target 0.7166 e 0.7227. Il calo dei prezzi al di sotto del minimo di ieri 0.7166 apre la strada a un ulteriore calo.
Tuttavia, se improvvisamente "qualcosa va storto", ad esempio, il FOMC dichiara coloritamente i rischi della ripresa economica e modera le proprie previsioni sull'ulteriore passo dell'aumento del tasso, il prezzo potrebbe arrivare al livello target 0.7315 con un'altra uscita nell'intervallo 0.7415/30. Ma questa opzione è ancora improbabile, poiché gli investitori sperano in un completamento anticipato del cosiddetto accordo nucleare con l'Iran e l'entrata nel mercato del petrolio iraniano, che ridurrà il prezzo delle materie prime e, con esso, del dollaro australiano.
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