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Secondo le previsioni della banca olandese ING, nel quarto trimestre di quest'anno l'oro potrebbe costare in media 2.000 dollari l'oncia. Le previsioni si basano sulla probabilità di un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Secondo Warren Patterson, responsabile della strategia delle materie prime presso ING, un rollback dell'oro è inevitabile dopo un aumento notevole nelle ultime tre settimane. E ci sono anche abbastanza fattori per l'aumento del prezzo nella seconda metà dell'anno.
Secondo la CFTC, nelle ultime settimane gli speculatori hanno aumentato le loro posizioni lunghe sul COMEX. Dalla fine di febbraio, il totale di denaro nelle posizioni lunghe è aumentato di 67.047 lotti, fino a 106.955 lotti. Alla fine dello scorso anno e all'inizio di quest'anno, gli speculatori avevamo già aumentato le posizioni lunghe in previsione del raggiungimento del picco del tasso della Fed sui fondi federali.
Lo strumento CME FedWatch mostra che tra 34 giorni, i trader si aspettano una pausa negli aumenti dei tassi quando la Federal Reserve concluderà la riunione del FOMC il 3 maggio 2023. Secondo l'indicatore di probabilità CME, c'è una probabilità del 67,4% che la Federal Reserve non aumenti i tassi, e c'è una probabilità del 37,6% che faccia un altro aumento dei tassi di 25 punti base.
Ma non dobbiamo dimenticare che questo venerdì 31 marzo verranno pubblicati i dati sull'indice di inflazione preferito dalla Federal Reserve, il PCE (indice dei prezzi delle spese per consumi personali). Le previsioni attuali suggeriscono che l'inflazione rimarrà elevata. Se il PCE rimane elevato, potrebbe esercitare pressioni sulla Federal Reserve affinché aumenti i tassi piuttosto che sospendere nella riunione del FOMC di maggio. Pertanto, la Fed diventerà un ostacolo all'aumento dei prezzi del metallo giallo. Ma rimane un altro fattore per un aumento positivo del prezzo dell'oro ed è la persistente preoccupazione di un crollo del settore bancario.
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