17.06.202309:21 Forex Analysis & Reviews: GBP/USD. Panoramica fondamentale della prossima riunione della Banca d'Inghilterra

La Federal Reserve e la Banca Centrale Europea hanno già agito. È in vista la riunione della Banca d'Inghilterra, che molto probabilmente farà lo stesso passo. Almeno la sterlina si sta preparando per un esito positivo di questo evento, sperando di mostrare la più grande crescita settimanale degli ultimi sei mesi.

Anche il posizionamento del dollaro gioca un ruolo importante in questo contesto. I trader, sembra, non credono molto in un atteggiamento aggressivo da parte della Federal Reserve. Ma vale la pena andare contro una banca centrale, l'esperienza non insegna nulla? Questa è però un'altra questione.

Cosa aspettarsi dalla sterlina e dalla Banca d'Inghilterra

La coppia GBP/USD ha raggiunto il livello più alto contro il dollaro dal mese di aprile. Da lunedì, la sterlina è aumentata dell'1,72%, che è la più grande crescita settimanale dall'inizio di dicembre.

Gli analisti affermano che una serie di fattori hanno rafforzato la sterlina contro il dollaro questa settimana, tra cui i dati dei salari nel Regno Unito che stanno crescendo molto più velocemente del previsto, aumentando le aspettative degli investitori che la Banca d'Inghilterra sarà costretta a continuare ad aumentare i tassi di interesse.

Il tasso di riferimento della Banca d'Inghilterra è attualmente al 4,5% e venerdì gli operatori si aspettavano che salisse a circa il 5,75% entro l'inizio del prossimo anno, secondo i prezzi nei mercati dei derivati.

Sembra che i mercati si siano abituati all'idea di un tasso finale più alto. Questo cambiamento ha fornito un modesto supporto alla sterlina durante la settimana.

Anche i dati economici statunitensi rilasciati giovedì, che hanno mostrato le richieste di disoccupazione settimanali più alte del previsto la scorsa settimana, hanno contribuito a rafforzare la sterlina, mettendo sotto pressione il biglietto verde.

Contro l'euro, la sterlina è rimasta praticamente invariata.

L'euro è aumentato dello 0,2% rispetto alla sterlina durante la settimana, dopo che la BCE ha fatto capire che potrebbero esserci ulteriori aumenti dei tassi. Giovedì, il regolatore ha aumentato il costo del prestito al livello più alto di più di due decenni.

Si prevede che giovedì prossimo la Banca d'Inghilterra seguirà l'esempio della BCE. Peraltro, il mercato stima la probabilità di un aumento di 25 punti base all'88% e di 50 punti base al 12%.

La decisione della Banca d'Inghilterra sarà presa dopo che anche la Federal Reserve farà capire che potrebbe riprendere la stretta monetaria. Tuttavia, ricordiamo che mercoledì scorso ha mantenuto i tassi al livello attuale.

Gli investitori sono scettici sul fatto che le banche centrali possano continuare ad aumentare i tassi. Tuttavia, la Banca d'Inghilterra è un'eccezione, poiché le autorità britanniche sono messe all'angolo da una previsione di inflazione particolarmente problematica.

Mentre le famiglie del paese si preparano alle conseguenze di ulteriori aumenti dei tassi, uno dei maggiori mutuatari del paese, la Nationwide Building Society (NBS.L), ha annunciato l'intenzione di aumentare i tassi fissi sui mutui offerti tramite broker.

Nelle ultime settimane, i tassi dei mutui nel Regno Unito sono aumentati, a causa delle aspettative di nuovi aumenti da parte della Banca d'Inghilterra.

Cosa ha detto Bailey?

Il governatore della Banca d'Inghilterra, Andrew Bailey, ha dichiarato martedì al comitato parlamentare che "ci vuole molto più tempo del previsto per ridurre l'inflazione". Il mercato del lavoro rimane teso.

Bailey ha parlato subito dopo che i dati ufficiali hanno mostrato che il salario base nei tre mesi fino ad aprile è aumentato del 7,2% su base annua. Questo è il ritmo più rapido mai registrato, ad eccezione dei periodi in cui i dati sono stati distorti dalla pandemia.

Mentre i salari reali continuano a diminuire, questi numeri hanno spinto i mercati ad aumentare le loro scommesse sull'aumento del tasso della Banca d'Inghilterra e hanno spinto il rendimento delle obbligazioni di stato biennali al livello più alto dal 2008.

Tre settimane prima, c'era stata una mossa simile dopo che i dati avevano mostrato che l'inflazione dei prezzi al consumo era scesa meno del previsto ad aprile, lasciandola all'8,7%.

Il Regno Unito sta effettivamente attraversando una situazione molto difficile. È un compito difficile per tutte le banche centrali, ma il Regno Unito ha la situazione più difficile. È chiaro che non si discute il fatto che il tasso sarà aumentato giovedì prossimo, ma è improbabile che la Banca d'Inghilterra aumenti i tassi tanto quanto i mercati hanno anticipato.

In un sondaggio Reuters condotto questa settimana, gli economisti prevedevano che il regolatore avrebbe stretto la politica altre due volte, portando i tassi a un picco del 5% entro agosto o settembre.

Se ciò sarà confermato, la Banca d'Inghilterra dovrà attuare un inasprimento leggermente superiore a quello che i mercati si aspettano attualmente dalla Fed o dalla BCE.

Le tre problematiche della Banca d'Inghilterra

La Banca d'Inghilterra si trova di fronte a tre grandi sfide nel valutare quanto bisogna ancora inasprire la politica monetaria.

In primo luogo, la struttura del mercato ipotecario britannico è cambiata rispetto all'ultimo ciclo di inasprimento del 2006-2007. Sempre meno famiglie hanno mutui a tasso variabile e sempre più utilizzano tassi fissi. Pertanto, il principale canale di impatto di tassi più alti sull'economia ora funziona con un ritardo.

Sebbene l'ultimo salto dei tassi abbia scosso gli acquirenti di case, la Banca d'Inghilterra stima che tre quarti dell'inasprimento devono ancora farsi sentire.

In secondo luogo, non è chiaro quale parte del premio inflazionistico del Regno Unito rispetto ad altri paesi sia dovuto a ritardi temporali. Peraltro, la Banca d'Inghilterra è probabilmente preoccupata per l'aumento ad aprile dell'IPC core, che esclude l'energia e il cibo, al 6,8%. I dati sull'inflazione di maggio saranno pubblicati il 21 giugno.

In terzo luogo, la portata del danno di Brexit e di altre conseguenze a lungo termine della pandemia sul mercato del lavoro per il potenziale produttivo del Regno Unito rimane sconosciuta.

Sembra che il regolatore stia intenzionalmente ignorando la realtà. Non vuole avere una chiara idea di dove si trova il potenziale economico del Regno Unito. Alcuni economisti hanno espresso il parere che l'economia probabilmente non è in grado di crescere più velocemente dell'1% all'anno senza creare inflazione eccessiva. Nel breve termine, le aspettative di mercato sui tassi di interesse sono tornate ai livelli di novembre, quando la Banca d'Inghilterra ha indicato che erano troppo alti.

Ma le opportunità per Bailey di rivedere il proprio messaggio ai mercati saranno limitate la prossima settimana. Non sono previste nuove previsioni economiche o una conferenza stampa relativa. Nonostante la spiacevole sorpresa inflazionistica, i mercati vedono una bassa probabilità di un aumento del tasso di mezzo punto.

Anche se la Banca d'Inghilterra accelera ora l'inasprimento della politica monetaria, sembrerà panico o perdita di controllo.

Prospettive tecniche per la sterlina

La coppia GBP/USD sta navigando al di fuori del canale di regressione ascendente, mentre l'indicatore di forza relativa (RSI) sul grafico a quattro ore rimane sopra 70, il che indica un ipercomprato.

Il livello di 1,2750 rappresenta il primo supporto prima di 1,2700 e 1,2670.

Se la coppia GBP/USD riuscirà a stabilizzarsi al di sopra di 1,2800 entro la fine della settimana e comincerà a utilizzare questo livello come supporto, i prossimi obiettivi rialzisti potrebbero essere i livelli 1,2860 e 1,2900. È da notare che questa settimana la coppia è aumentata di oltre 200 punti.

ING ha una previsione positiva per la sterlina.

"Quest'anno, la correlazione tra la sterlina e gli asset rischiosi si è ridotta, il che potrebbe suggerire che non dovrebbe guidare la corsa al rischio. Tuttavia, riteniamo che la posizione del dollaro stia peggiorando e non vogliamo ostacolare la corsa della GBP/USD", commentano gli economisti.

Gli esperti ritengono che non ci siano livelli importanti tra l'attuale range di 1,2750-1,2800 e 1,3000, il che presupppoone che quest'ultimo non è lontano.