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Indicatori economici

  • Atlanta Fed Index
    Indice degli affari della Banca della Riserva Federale di Atlanta.
    Rappresenta i risultati del sondaggio nei confronti dei produttori di Atlanta sui loro rapporti verso l'attuale situazione economica. Le cifre inferiori allo "0" rappresentano l'indicatore del rallentamento dei tempi di sviluppo dell'economia. Il suo valore viene pubblicato dopo il giorno 10 di a cadenza mensile alle ore 14:00 (GMT). Questo indice ha un impatto limitato sul mercato in quanto viene pubblicato a seguito dell'uscita dell'indicatore degli affari a livello nazionale (NAPM index). La crescita del valore di questo indice rappresenta un fattore favorevole per la crescita del tasso di cambio del dollaro.
  • Average Earnings Growth / Crescita del reddito medio
    L'indicatore viene calcolato tenendo presente la crescita dei redditi nell'arco degli ultimi tre mesi (vengono presi in considerazione tutti i pagamenti effettivamente effettuati e non quelli "maturati"). Si tratta di un ottimo indicatore del futuro livello d'inflazione in quanto la crescita dei redditi, se non compensata dalla crescita della produttività del lavoro, rappresenta la causa dell'aumento dei prezzi. Si tratta di uno degli indicatori chiave in base al quale la Banca d'Inghilterra stabilisce il livello dei tassi di interesse. Esce a cadenza mensile. Esercita una significativa influenza sul mercato.
  • Average Hourly Earnings / Retribuzione media oraria
    Questo indicatore esce negli USA e viene espresso sotto forma di valore assoluto e sotto forma di indice nei confronti del precedente periodo preso in esame. Viene considerato in qualità di indicatore della potenziale inflazione legata all'aumento del costo della forza lavoro. Esercita un significativo impatto sul mercato. In condizioni di attesa dell'aumento dei principali tassi di interesse, la crescita del suo valore può comportare l'aumento del tasso di cambio del dollaro. Viene di regola pubblicato il primo venerdì a cadenza mensile alle ore 13:30 (GMT), in contemporanea all'indice "Nonfarm payrolls".
  • Average Workweek / Settimana lavorativa media
    L'indicatore mostra la durata media della settimana lavorativa nell'arco del mese. Viene di regola pubblicato il primo venerdì a cadenza mensile alle ore 13:30 (GMT), in contemporanea all'indice "Nonfarm payrolls". Non esercita praticamente alcun impatto sul mercato. Viene impiegato per l'analisi a lungo termine dello stato dell'occupazione nel paese. Rappresenta un "buon" indice dello stato del mercato del lavoro nelle diverse fasi del ciclo economico. Viene considerato uno degli indicatori chiave per tali indici quali "Industrial production" (Produzione industriale) e "Personal income" (Redditi personali), il valore dei quali viene pubblicato successivamente.
  • Balance of Payments (Current Account) / Bilancia dei pagamenti
    L'indicatore rappresenta il rapporto tra la somma dei pagamenti provenienti dall'estero e la somma dei pagamenti destinati all'estero. Se in un paese i pagamenti in entrata eccedono i pagamenti a favore di altri paesi e di organizzazioni internazionali, la bilancia dei pagamenti è in attivo (saldo positivo), se invece al contrario, in passivo (saldo passivo). Il saldo positivo (oppure riduzione dell'entità del saldo negativo), rappresenta un fattore favorevole all'aumento del tasso di cambio della valuta nazionale. Esce a cadenza mensile. L'indicatore viene preso in considerazione dal mercato.
  • Balance of trade / Bilancia commerciale
    Differenza tra l'esportazione e l'importazione espressa in centesimi. Esce a cadenza mensile. Esercita un debole impatto sul mercato.
  • Beige Book
    Panoramica economica del Sistema della Riserva Federale degli USA - Beige book. Si tratta di una raccolta di rapporti che rappresentano una panoramica della dinamica dello sviluppo economico negli USA e che funge da indicatore delle successive azioni da parte della Riserva Federale nel settore della politica monetaria e creditizia. Viene prodotto da dodici banche della Riserva Federale degli USA. La panoramica riguarda il settore della produzione industriale, dei servizi, dell'agricoltura, le istituzioni finanziarie, il mercato del lavoro, il mercato dei beni immobili. Esercita un moderato impatto sul mercato. Quando sul mercato corrono voci sul possibile cambiamento dei tassi di interesse, si presta attenzione alla parte della panoramica che riguarda lo stato dei redditi e dei prezzi. La panoramica è utile dal punto di vista della conferma della tendenza già venuta a formarsi nell'economia. Il suo valore viene pubblicato 8 volte all'anno, di mercoledì, a due settimane dall'ennesima seduta del Comitato del mercato aperto (FOMC) del Sistema d Riserva Federale degli USA alle ore 19:00 (GMT).
  • Budget Deficit - Public sector borrowing requirement - PSBR / Disavanzo statale
    Rappresenta l'eccedenza delle spese di bilancio rispetto alle entrate di bilancio. Un significativo disavanzo statale porta alla crescita del debito pubblico ed è in grado di fungere in qualità di catalizzatore di accelerazione dell'inflazione. Viene causato o da significative spese o da ridotte entrate del bilancio. Tutto ciò implica due metodi per risolvere il problema legato al disavanzo statale - la riduzione delle spese (in primo luogo ne risentono le voci di spesa sociale tipo sanità pubblica, istruzione, ecc.), oppure l'aumento delle tasse. Nel primo caso il problema si risolve a scapito degli strati più abbietti della popolazione del paese, nel secondo a spese dei contribuenti. Sia nel primo che nel secondo caso, la soluzione del problema legata al disavanzo statale tocca gli interessi dei ceti maggiormente influenti, da qui emerge la difficoltà nel risolverlo. D'altra parte, se non si risolve il problema legato al disavanzo statale, il governo spinge verso l'alto l'inflazione e, di conseguenza, i tassi di interesse. E ciò contraddice gli interessi della maggior parte della popolazione del paese (acquirenti di merci e di beni immobili a credito) e del settore produttivo. Un insignificante disavanzo statale o addirittura la sua completa assenza stanno di regola ad indicare o alte tasse o ridotte spese dello stato (principalmente grazie a ridotte spese militari). Nel primo caso ne risentono i contribuenti, nel secondo i destinatari dei fondi di bilancio (programmi sociali e il complesso militare-industriale). Un ridotto disavanzo statale porta alla riduzione dell'inflazione con tutte le conseguenze negative che ne derivano. In virtù della significativa influenza da parte della lobby del complesso militare-industriale nei confronti della politica di praticamente tutti gli stati industrializzati, si può giungere alla conclusione secondo la quale un ridotto disavanzo statale non conviene ai governi dei paesi in questione. Un efficace disavanzo statale si basa su una moderata inflazione osservando gli interessi di tutti i gruppi interessati nel bilancio nazionale. L'indicatore non esercita un notevole impatto sul mercato. Esce a cadenza mensile.
  • Building Permits / Licenza edilizia
    L'indicatore mostra il numero di licenze edilizie di nuovi edifici. L'indicatore è assai sensibile nei confronti delle variazioni dei principali tassi di interesse in quanto per la costruzione di nuovi edifici occorre ottenere crediti dalle banche. Questi dati, in virtù delle particolarità del mercato dei beni immobili, sono soggetti alle oscillazioni stagionali. Il processo di costruzione è direttamente legato allo stato dei redditi della popolazione. Ragion per cui, l'aumento dei volumi di costruzione ne caratterizza il miglioramento del benessere ed un sano sviluppo dell'economia. Esercita un moderato impatto sul mercato. La crescita del suo valore esercita un impatto positivo sul tasso di cambio della valuta nazionale. Il suo valore viene pubblicato la terza settimana di ogni mese alle ore 13:30 (GMT), in contemporanea all'indice "Housing starts".
  • Business Inventories / Scorte nei magazzini all'ingrosso
    L'indice comprende tutte le merci prodotte e stoccate nei magazzini. La sua crescita sta ad indicare un indebolimento della distribuzione delle merci dovuto ad uno stato negativo dell'economia, il che comporta l'indebolimento della valuta nazionale. Viene pubblicato alle ore 13:30 (GMT) del giorno 15 di ogni mese. Esiste il seguente principio: l'aumento delle scorte nell'arco di alcuni mesi può testimoniare la presenza di fenomeni di stagnazione nell'economia. L'influenza di questo indicatore sul mercato è moderata. Tuttavia, la stabile tendenza della sua dinamica esercita una notevole influenza sul mercato. La crescita del valore di questo indice esercita un impatto negativo sul tasso di cambio del dollaro.
  • Capacity Utilisation / Capacità di utilizzo
    Indice di carico delle forze produttive. Rapporto della produzione complessiva nei confronti delle possibilità generali. Caratterizza l'attuale stato dell'economia. Per il presente indice esiste il valore ottimale di 81.5%. Un valore inferiore a 81.5% sta ad indicare l'indebolimento dell'economia e della valuta e viceversa. Viene pubblicato alle ore 14:15 (GMT), il giorno 15 di ogni mese (dati relativi al mese precedente).
  • CBI Distributive Trades
    Questa panoramica (sotto forma di cifre) riflette gli umori degli uomini d'affari nei confronti della sfera commerciale. La panoramica non è direttamente legata alle reali prospettive di sviluppo dell'economia. L'indicatore è preso in considerazione dal mercato. Viene pubblicato alle ore 14:15 (GMT), il giorno 15 di ogni mese (dati relativi al mese precedente).
  • CBI Industrial Trends / Panoramica economica della Confederazione britannica degli industriali
    Questa panoramica (sotto forma di cifre) riflette gli umori degli uomini d'affari nei confronti dello stato del settore produttivo dell'economia. La panoramica non è direttamente legata alle reali prospettive di sviluppo dell'economia. Esce a cadenza mensile. L'indicatore è preso in considerazione dal mercato. Chain Store Sales Dati sulla dinamica delle vendite nelle reti di negozi. Viene pubblicato alle ore 15:00 (GMT), il quinto giorno lavorativo del mese (dati relativi ai due precedenti mesi).
  • Chicago PMI Index / Indice degli affari dell'Associazione dei manager di Chicago
    Rappresenta i risultati del sondaggio nei confronti dei responsabili degli acquisti nel settore industriale di Chicago. Questo indice tocca lo stato degli ordini di produzione, i prezzi dei manufatti e delle scorte nei magazzini. Le cifre inferiori a "45-50" rappresentano l'indicatore del rallentamento dei tempi di sviluppo dell'economia. Essi vengono costantemente osservati in quanto l'indice viene pubblicato non molto prima dell'uscita dell'indice degli affari dell'Associazione nazionale dei manager (NAPM). Questo indice esercita un significativo impatto sul mercato in quanto è in grado di rendere l'idea di come sarà l'indicatore degli affari a livello nazionale (NAPM). La crescita del valore dell'indice porta ad un aumento del tasso di cambio del dollaro. Il suo valore viene pubblicato nell'ultima giornata lavorativa di ogni mese alle ore 15:00 (GMT).
  • Construction Spending / Costi di costruzione
    Si suddividono in costi di costruzione di alloggi in città, al di fuori del territorio cittadino, nonchè in costi della popolazione per nuove costruzioni. In relazioni alle forti oscillazioni dell'indicatore, la sua influenza sul mercato è irrilevante, vengono prese in esame solamente le tendenze che si verificano nell'arco di 3 mesi e più. L'aumento del suo valore esercita una positiva influenza sul tasso di cambio della valuta nazionale. Viene pubblicato alle ore 15:00 (GMT) della prima giornata lavorativa del mese. L'indicatore è assai sensibile nei confronti delle variazioni dei principali tassi di interesse in quanto per la costruzione di nuovi edifici occorre ottenere crediti dalle banche. Questi dati, in virtù delle particolarità del mercato dei beni immobili, sono soggetti alle oscillazioni stagionali. Il processo di costruzione è direttamente legato allo stato dei redditi della popolazione. Ragion per cui, l'aumento dei volumi di costruzione ne caratterizza il miglioramento del benessere ed un sano sviluppo dell'economia.
  • Consumer Confidence / Indice di fiducia dei consumatori
    Attese (umori) dei consumatori. Panoramica sulle economie domestiche elaborata per valutare la propensione individuale verso la spesa. E' costituita da 2 sottoindici - la valutazione da parte dei consumatori delle attuali condizioni e attese nei confronti del futuro (il 60% dell'intero volume dell'indice). Viene pubblicato alle ore 15:00 (GMT), l'ultimo martedì del mese (dati relativi al mese corrente). Questa panoramica rappresenta un tentativo di misurare l'ottimismo dei consumatori. L'indice viene calcolato dal 1967. All'inizio era pari a "100". Esercita una moderata influenza sul mercato in quanto può non riflettere il reale stato dell'economia. Tuttavia viene tradizionalmente impiegato per la previsione di tendenze nel settore dell'occupazione e dello stato generale dell'economia. L'aumento del valore dell'indice rappresenta una fattore positivo per lo sviluppo dell'economia nazionale e comporta l'aumento del tasso di cambio del dollaro.
  • Consumer Credit / Credito al consumo
    Riflette il volume d'impiego da parte degli americani del sistema di credito tramite carte di credito, prestito personale e acquisiti a rate. Rappresenta l'indicatore della domanda dei consumatori. Un elevato valore di questo indicatore sta ad indicare che i consumatori non temono di "infognarsi nei debiti" per soddisfare i propri fabbisogni materiali. Tuttavia le cifre vengono spesso riviste e presentano significative oscillazioni stagionali. Ad esempio, l'entità del credito al consumo cresce alla vigilia di Natale e Capodanno. Esercita una moderata influenza sul mercato. L'aumento del valore di questo indice rappresenta un fattore positivo per lo sviluppo dell'economia nazionale e comporta un aumento del tasso di cambio del dollaro. Il suo valore viene pubblicato attorno al settimo giorno di ogni mese alle ore 20:00 (GMT).
  • Consumer Price Index - CPI / Indice dei prezzi al consumo
    Questo indice valuta la variazione dei prezzi al consumo del paniere fisso dei consumatori ad eccezione dei prezzi di nuove merci e servizi. Comprende merci d'importazione, servizi costantemente richiesti (prodotti alimentari, abbigliamento, carburante, trasporto, assistenza medica, ecc.), nonchè tasse. Gli analisti fanno spesso ricorso al cosiddetto "indice chiave", (Core) CPI, che non comprende i prezzi dei prodotti alimentari e dell'energia. L'aumento di tale indice provoca il ribasso della valuta. In Gran Bretagna viene chiamato indice dei prezzi al dettaglio (RPI - Retail price index). Le oscillazioni variano dallo 0.5% al +0.5%. Di regola, le deviazioni dello 0.2. dal valore atteso sono sufficienti a causare una notevole reazione da parte del mercato valutario. Viene pubblicato alle ore 15:30 (GMT), il 13esimo giorno di ogni mese (dati relativi al mese precedente). Il CPI viene spesso considerato come il principale indicatore del livello d'inflazione. In ogni caso, questo indicatore presenta una serie di difetti. Si intende la misura dei prezzi al consumo per un paniere di beni e servizi di base normalizzato al livello degli anni 1993 - 1995; il valore dell'indice in questo periodo era 100. Un valore dell'indice pari a 171.8 significa che il prezzo del paniere per il mese in corso è del 71.8% superiore rispetto al periodo di base. Strettamente parlando, esistono 2 versioni dell'indice CPU: CPU-U e CPU-W. Gli investitori e i trader prestano la loro attenzione perlopiù all'indice CPU-U, che copre circa l'80% della popolazione civile del paese. Tuttavia, per calcolare la misura di una serie di pagamenti sociali e di altro carattere, viene impiegato, cosa non del tutto logica, l'indice CPU-W. Se Pi (0) rappresenta il prezzo di una determinata merce (servizio) dal paniere dei consumatori in un periodo temporale fissato (periodo di base), e Pi (t) ne rappresenta il prezzo nel periodo temporale t (adesso), e wi rappresenta il peso assegnato alla merce in questione nel paniere dei consumatori (la somma di tutti i pesi è pari a 1), l'indice può presentare il seguente aspetto: I = wi Pi (t) / Pi (0)
    L'ufficio delle statistiche del lavoro (Bureau of Labor Statistics) ogni mese chiarisce il prezzo del paniere base dei consumatori. I dati vengono raccolti in 85 città di tutto il paese e ne viene formata la media in conformità alla loro relativa importanza. Al fine di determinare la composizione del paniere e dei pesi relativi, il BLS effettua una volta ogni 10 anni lo studio della struttura delle spese della popolazione. Va detto che il CPI non tiene conto della tendenza dei consumatori ad acquistare merci a basso prezzo prodotte da aziende meno note rispetto ai prezzi che vengono presi in considerazione. Inoltre, il BLS si basa sui prezzi annunciati, ignorando qualsiasi tipo di sconto. L'influenza di questi fattori viene valutata dallo 0.5 all'1.5%. In essa non viene altresì considerata la qualità di merci e servizi che migliora col tempo. La scelta della composizione del paniere dei consumatori rappresenta un compito non semplice basata su appositi studi statistici, in quanto deve riflettere la composizione tipica del paniere dei consumatori per il paese in questione, la variazione dei prezzi dei quali mostrerebbe in modo effettivamente oggettivo la direzione dei processi economici in corso. Negli USA, ad esempio, le statistiche riguardano 19000 aziende commerciali al dettaglio e 57000 economie domestiche in qualità di campione rappresentativo su circa l'80% della popolazione del paese. Nella composizione del paniere dei consumatori, il 44,1% è rappresentato da merci, mentre il 55,9% da servizi. In virtù del fatto che i prezzi dei prodotti alimentari e dell'energia sono soggetti alle maggiori variazioni, (sia cicliche che causate da svariati shock di carattere economico), viene impiegato a parte anche l'indicatore CoreCPI, nel quale dal paniere dei consumatori vengono esclusi i prodotti alimentari e le fonti di energia (CPI EX FOOD&ENERGY).

    Principali particolarità del comportamento del CPI nel ciclo economico:
    - la maggiore volatilità (variabilità) riguarda i prezzi dei prodotti alimentari e delle fonti di energia, la volatilità dei prezzi è maggiore per le merci (dove il contributo di foods&energy ammonta fino al 50%), rispetto a quella dei servizi (dove il contributo foods&energy non supera il 6%);
    - l'inflazione dei settori dei servizi è in ritardo rispetto all'inflazione sul mercato delle materie prima approssimativamente di 6 - 9 mesi;
    - l'inflazione presenta un proprio ciclo in ritardo rispetto al ciclo generale di crescita dell'economia.
    L'aumento dell'indice può provocare il ribasso del tasso di cambio.
  • Consumer Sentiment Index / Indice delle attese dei consumatori dell'Università del Michigan
    Quando il consumatore inizia ad avvertire ansia e insicurezza verso il futuro, egli cambia la struttura delle proprie spese tendendo a risparmiare. Quando tali consumatori diventano numerosi, la riduzione delle spese dei consumatori inizia a farsi sentire sull'economia nel suo complesso. Esistono alcune misure di ottimismo dei consumatori. Ci apprestiamo ad esaminare l'indice calcolato presso l'Università dello stato del Michigan che rientra tra i principali indicatori economici (Index of Leading Economic Indicatiors). Uno studio statistico condotto dal dipartimento del commercio (Commerce Department), ha dimostrato che questo indice meglio di qualunque altro è correlato alla futura attività economica. L'indice University of Michigan Sentiment Index si basa su un sondaggio telefonico mensile nei confronti di circa 500 consumatori a ciascuno dei quali vengono poste 5 domande che ne riguardano sia lo stato finanziario che l'opinione sullo stato attuale (2 domande) e futuro (3 domande) dell'economia. Si prende la quota in percentuali degli interpellati che ha fatto registrare un miglioramento delle condizioni economiche, dalla quale si detrae la percentuale di chi ha dichiarato che le cose sono peggiorate, per poi aggiungere 100 alla cifra ottenuta. In base alle risposte alle prime 2 domande viene formata una panoramica dell'attuale situazione economica, mentre dalle ultime 3 un indice delle attese dei consumatori. In questo modo, le attese rispondono a circa il 60% dell'indice. Il rapporto esce due volte al mese: nella seconda settimana (di solito di venerdì) attorno al giorno 15 del mese di riferimento (approssimativo), e dopo due settimane (definitivo). Viene pubblicato alle ore 15:00 (GMT). L'aumento del valore dell'indice porta all'aumento del tasso di cambio del dollaro.
  • Dow Jones Industrial Average / Indice delle quotazioni in borsa delle società industriali Dow Jones
    L'indice più famoso dei titoli americani. Comprende 30 titoli quotati alla borsa fondiaria di New York. Il cosiddetto "Dow" rappresenta il barometro del comportamento dei titoli delle principali società americane. L'indice si basa sul tempo di crescita (riduzione) del prezzo medio aritmetico dell'insieme dei titoli delle società.
    Durable Goods Orders - DGO / Ordini di beni durevoli. Si tratta dell'indice della fiducia dei consumatori che ne riflette attese e capacità di spendere denaro. Il suo aumento caratterizza positivamente lo stato dell'economia, contribuendo a rafforzare la valuta. Il ribasso porta a risultati opposti. Tuttavia l'aumento può avvenire grazie all'aumento degli ordini dell'industria della difesa ecc., per cui occorre prestare maggiore attenzione all'aumento degli ordini in tutti i settori dell'industria. Viene pubblicato alle ore 13:30 (GMT), il giorno 26 di ogni mese (dati relativi al mese precedente). L'indice DGO rappresenta un indicatore anticipatore piuttosto comodo: dal momento che molti produttori pianificano la propria produzione in base agli ordini di cui dispongono, il ribasso del DGO precede la diminuzione della produzione e viceversa. Solitamente l'indice DGO inizia a diminuire 6 - 8 mesi prima dell'inversione del ciclo economico dal decollo verso la recessione e alcuni mesi prima del termine della recessione. L'ufficio del censimento (U.S. Census Bureau) del Dipartimento del commercio (Department of Commerce) calcola l'indice in base ad un sondaggio mensile nei confronti di circa 5000 produttori. Vengono presi in considerazione gli ordini obbligatori da eseguire, la stipula del contratti o di un altro documento simile.
  • Employment Cost Index / Indice del costo del lavoro
    Comprende le retribuzioni e le indennità di disoccupazione. Può fungere da indicatore della presenza di processi inflazionistici nell'economia del paese. L'indice del costo del lavoro è uno degli indicatori seguito attentamente dal Sistema della Riserva Federale nel pianificare la propria politica monetaria (e ciò la dice lunga). In condizioni di attesa di un aumento dei principali tassi di interesse, l'aumento del suo valore porta ad un aumento del tasso di cambio del dollaro. Viene impiegato per previsioni a medio e lungo termine. Il suo valore viene pubblicato a cadenza trimestrale dopo il giorno 20 di ogni mese di pubblicazione alle ore 13:30 (GMT).
  • Existing and New Home Sales / Dati sulla dinamica delle vendite di beni immobili
    L'indice riflette la domanda e l'offerta nel settore immobiliare, è in ritardo rispetto ai tassi di interesse sui mutui, è piuttosto instabile, viene rivisto di mese in mese. Gli analisti prestano maggiore attenzione al rapporto sulle vendite di case esistenti. Viene pubblicato alle ore 15:00 (GMT), il giorno 25 di ogni mese (dati relativi al mese precedente). Può rendere l'idea sull'ottimismo dei consumatori (fiducia dei consumatori) e delle loro capacità di acquistare beni preziosi. Questi dati, in virtù delle particolarità del mercato immobiliare, sono soggetti alle oscillazioni stagionali. Il processo di costruzione è direttamente legato allo stato dei redditi della popolazione. Ragion per cui, l'aumento dei volumi di costruzione ne caratterizza il miglioramento del benessere ed un sano sviluppo dell'economia. Esercita un moderato impatto sul mercato. L'aumento del suo valore esercita un'influenza positiva sul tasso di cambio della valuta nazionale. Il numero di nuove case vendute tende ad aumentare quando aumento il tasso sui prestiti garantiti da immobili, fattore legato ai principali tassi di interesse nel paese. Questi dati, in virtù delle particolarità del mercato immobiliare, sono soggetti alle oscillazioni stagionali. Ragion per cui, nell'analizzare l'indice "New home sales" vengono impiegate le "medie mobili" (moving average).
  • Export Prices / Prezzi dell'export
    L'indice riflette la variazione dei prezzi delle esportazioni per il mese. Rappresenta un indicatore di inflazione. Esercita un moderato impatto sul mercato. In condizioni di attesa dell'aumento dei principali tassi di interesse, la crescita del suo valore può comportare l'aumento del tasso di cambio del dollaro. Il suo valore viene pubblicato ogni mese attorno al giorno 10 alle ore 13:30 (GMT), in contemporanea all'indice "Import prices".
  • Factory Orders - Manufacturing Orders / Ordini di produzione
    E' costituito da due indici: ordini di beni durevoli e non durevoli. L'aumento di questo indicatore sta ad indicare il possibile aumento di produzione, valuta e viceversa. Viene pubblicato alle ore 15:00 (GMT) del primo giorno lavorativo del mese (dati relativi ai 2 mesi precedenti).
  • Federal Budget / Bilancio statale
    Caratterizza il rapporto tra le entrate dello stato e le sue uscite. Se il livello di entrate dello stato eccede quello delle uscite viene a formarsi un saldo positivo (profitto). Se il livello di uscite dello stato eccede quello delle entrate viene a formarsi un saldo negativo (deficit). Questo indice esercita un insignificante impatto sul mercato. Viene solitamente impiegato per l'analisi a lungo termine dell'economia. Il deficit del bilancio viene esaminato nel contesto con altri indicatori: l'indice dei prezzi alla produzione (PPI), l'indice dei prezzi al consumo (CPI), gli aggregati monetari (M1, M2, M3) ed altri. Il suo valore viene pubblicato attorno al giorno 20 di ogni mese alle ore 19:00 (GMT).
  • Gross Domestic Product - GDР / Prodotto interno lordo (PIL)
    Uno dei fondamentali indicatori macroeconomici che rappresenta il costo calcolato a prezzi di mercato di prodotti e servizi prodotti all'interno del paese, che tuttavia esclude il reddito di cittadini e aziende impegnate all'estero. Esistono un PIL nominale ed uno reale (ai prezzi correnti; corretto tenendo conto dell'inflazione (deflazione) dei prezzi dell'anno di base). Viene pubblicato alle ore 13:30 (GMT), la terza o quarta settimana del mese (dati relativi al precedente trimestre con successive correzioni) a cadenza trimestrale con puntualizzazione mensile, l'ultimo giovedì o venerdì lavorativo. Nel calcolare il PIL si tengono presenti le 4 componenti principali: il volume del consumo (C, da Consumption), il volume di investimenti (I, da Investments), la spesa pubblica (G, da Goverment purchases) e l'importazione netta, ovvero l'esportazione netta meno l'importazione netta (X-M, da eXport - iMport): GDP = C + I + G + (X - M)

    Solitamente nella struttura del consumo (C) si contraddistinguono 3 sottoclassi: il consumo di beni durevoli (più di 3 anni), (durable goods - automobili, mobili, ecc.), di beni non durevoli (meno di 3 anni), (nondurable goods - abbigliamento, cibo, farmaci...) e servizi (services). In termini di percentuali i durable goods costituiscono circa il 15%,i nondurables circa il 31%, mentre i services circa il 54% del consumo complessivo (parlando dell'America). IN generale, C stabilisce attualmente circa il 56% del PIL ed in tal modo ne rappresenta la componente principale. Gli investimenti (I) ammontano a circa il 14% del PIL, la spesa pubblica (G), ovvero prestazioni sociali, armamento, interessi sui titoli di stato, ecc., al 17%, ed infine l'esportazione (X - M) circa al 13%. Facciamo notare che, per quanto riguarda gli USA, sarebbe maggiormente opportuno definire l'ultima componente del PIL come importazione netta, in quanto questo paese esporta un quantitativo di merci e servizi imparagonabile a quanto importato (ovvero entità X - M negativa).

    Con l'aumento del PIL, di regola aumenta anche il tasso di cambio. L'impatto dei dati del PIL sul mercato valutario è sempre significante. A volte questo impatto non viene esplicitamente espresso nel caso in cui le cifre pubblicate non siano risultate inattese e già prese in considerazione (scontate) dal mercato sebbene a volte possa assumere una forma assai brusca, ad esempio quando escono dati che sostanzialmente si differenziano dalle previsioni e che rappresentano una sorta di shock nei confronti del mercato. Un recente esempio del genere è rappresentato dalla pubblicazione di valori inaspettatamente alti del PIL del Giappone per il primo trimestre del 1999. Il PIL viene conteggiato sia sotto forma nominale (agli attuali prezzi), che nei prezzi di un determinato periodo (PIL reale, Real GDP). Il rapporto del PIL nominale nei confronti dei quello reale è rappresentato dal deflatore del PIL (Implicit Price Deflator), anch'esso pubblicato in qualità di uno degli indicatori dell'inflazione. Oltre al PIL, viene anche impiegato un altro indice del prodotto nazionale lordo simile per senso (Gross National Product, GNP), che tiene conto della produzione complessiva di merci e servizi da parte dei residenti del paese in questione a prescindere da dove essi si trovino, sia sul territorio nazionale che all'estero.
  • GDP Advance / Prodotto interno lordo (PIL) - valore preliminare
    Questo indicatore rappresenta il primo gradino dei tre livelli dei dati sul PIL che vengono pubblicati a cadenza trimestrale. Escono nel seguente ordine: advance - provisional (revised) - final. Il suo valore viene pubblicato a cadenza trimestrale, dopo il giorno 20 del mese di pubblicazione alle ore 13:30 (GMT).
  • GDP Deflator / Deflatore del PIL
    Prodotto interno lordo a prezzi costanti rappresenta un indicatore alternativo dell'indice dei prezzi al consumo (CPI) per il rilevamento di pressioni inflazionistiche nell'economia. Rispetto al СРI, il suo vantaggio consiste nel fatto che viene calcolato non in base ad un paniere fisso di merci e servizi, consentendo in tal modo di controllare qualsiasi variazione che si verifica a causa del cambiamento di preferenze dei consumatori, nonchè la comparsa di nuove merci e servizi. Il suo aumento comporta l'aumento dei tassi di interesse. Si tratta del rapporto dell'attuale valore del PIL nei confronti del suo valore base. Riflette l'entità della componente inflazionistica nel valore del PIL. Viene pubblicato in contemporanea al PIL. Esercita un significativo impatto sul mercato. In condizioni di attesa dell'aumento dei principali tassi di interesse, l'aumento del suo valore porta all'aumento del tasso di cambio del dollaro.
  • GDP Final / Prodotto interno lordo (PIL) - valore finale
    Si tratta dell'aggiornamento del "valore rivisto" del PIL (provisional). Perlopiù le differenze tra questi valori sono minime, ragion per cui queste cifre non sorprendono il mercato. Il suo valore viene pubblicato il mese successivo alla pubblicazione del "GDP provisional", dopo il giorno 20 alle ore 13:30 (GMT). GDP Provisional (Revised) / Prodotto interno lordo (PIL) - valore rivisto. Si tratta dell'aggiornamento (revisione) del "valore preliminare" del PIL (advance). Viene pubblicato il mese successivo alla pubblicazione del "GDP advance", dopo il giorno 20 alle ore 13:30 (GMT).
  • Global trade, Non-EU trade balance / Bilancia commerciale
    Differenza tra export e import riflessa in centesimi. L'indice perde gradatamente la propria influenza sul mercato in quanto acquistano maggior valore i flussi di capitale e non di merci. Allo stesso tempo un aumento dell'importazione sta ad indicare un aumento del livello dei consumi nel paese, mentre un aumento dell'esportazione l'aumento del livello produttivo. In Gran Bretagna si usa evidenziare a parte il valore del saldo commerciale dai paesi che non rientrano nell'Unione Europea. Esce a cadenza mensile.
  • Help-wanted index / Indice del numero di lavoratori richiesti
    Caratterizza il volume di annunci pubblicati nei giornali di assunzione di operai ed impiegati. Il 1987 ne ha rappresentato l'anno di partenza, all'epoca il suo valore era pari a "100". Per la sua analisi vengono impiegate le "medie mobili" (moving average). Se una media mobile mostra il cambiamento della tendenza dell'indice nell'arco di alcuni mesi, ciò può fungere da sintomo di un cambiamento della situazione sul mercato del lavoro. Inoltre l'indice può rendere l'idea del possibile cambiamento della situazione economica in diversi regioni del paese. Praticamente non esercita alcuna influenza sul mercato. La sua influenza si limita al fatto che nel calcolo si impiega solamente un numero ristretto di importanti giornali regionali. Di regola, il suo valore viene pubblicato l'ultimo giovedì di ogni mese alle ore 15:00 (GMT).
  • Housing Starts and Permits / Inizio delle costruzioni edilizie e licenze edilizie
    L'inizio delle costruzioni edilizie rappresenta il numero di cantieri che fanno la loro comparsa ogni mese. La licenza edilizia rappresenta il numero di ordini per l'inizio degli scavi. Per gli USA, l'edilizia rappresenta un elemento particolarmente importante dell'economia. La crescita dell'attività nell'edilizia è possibile solamente a condizione di un buono stato dell'economia e contribuisce inoltre al rafforzamento della valuta nazionale. Viene pubblicato alle ore 13:30 (GMT) del giorno 16 del mese (dati relativi al precedente mese). Sin dai tempi della Seconda guerra mondiale, tutte le inversioni nell'economia sono state precedute dai cambiamenti del comportamento di questo indice. Nel budget familiare tipico (per gli USA), il 17% è occupato dalle spese di trasporto (acquisto di automobili e di carburante), mentre il 40% (!) dalle abitazioni (pagamenti a rate). Entrambe le voci di spese sono sensibili al livello dei tassi di interesse. Sono legate alle spese per le abitazioni anche quelle per molti tipi di beni durevoli quali ad esempio mobili, elettrodomestici, ecc. In questo modo, il prolungato ribasso del livello di costruzioni edili rappresenta un forte sintomo di economia indebolita (persino recessiva), mentre al contrario la sua crescita sta ad indicare un aumento dell'attività economica. I dati relativi alla costruzione di case private vengono raccolti dall'Ufficio del censimento (Bureau of the Census) del Dipartimento del commercio (Department of Commerce). I dati relativi al numero di licenze concesse vengono raccolti interpellando 19000 organizzazioni autorizzate a rilasciarle, e vengono considerati in qualità di indice del numero di costruzioni che prenderanno il via nell'immediato futuro. Questo numero rappresenta un buon indicatore anticipatore dell'attività economica e rientra nell'indice degli indicatori economici anticipatori (Index of Leading Economic Indicators).
  • Humphrey-Hawkins testimony
    L'intervento del capo del Sistema della Riserva Federale degli USA (Federal Reserve) davanti ai due comitati bancari del Congresso degli USA. Questo intervento si tiene due volte all'anno: in estate ed in inverno. A turno, le due camere del Congresso (The Senate e House) ascoltano per prime la relazione, incentrata sui nuovi progetti ed obiettivi del Sistema della Riserva Federale nel pianificare la propria politica monetaria. Viene inoltre attentamente osservata da tutti i partecipanti del mercato, i quali si sforzano di trovare un accenno alle possibili azioni del Sistema della Riserva Federale in caso di future variazioni dei principali tassi di interesse. L'intervento esercita un significativo impatto sul mercato. Per il mercato finanziario si tratta di uno dei più importanti e significativi eventi.
  • IFO survey / Panoramica dell'istituto di ricerca tedesco IFO
    La panoramica valuta il livello dell'attività commerciale nel paese. Il valore dell'indicatore può mutare dall'80 al 120, mentre 100 era il livello dell'attività commerciale nel 1991. Esce a cadenza mensile. Esercita un significativo impatto sul mercato.
  • Import Prices / Prezzi all'importazione
    L'indice riflette la variazione dei prezzi per il mese. Rappresenta un indicatore dell'inflazione. Dal momento che per calcolare l'indice dei prezzi al consumo (CPI) vengono presi in considerazione i prezzi di merci e servizi d'importazione, tale valore caratterizza il contributo dei prezzi all'importazione nel quadro generale dei prezzi al dettaglio del "paniere" di merci e servizi. Esercita un moderato impatto sul mercato. In condizioni di attesa dell'aumento dei principali tassi di interesse, la crescita del valore di questo indice comporta l'aumento del tasso di cambio del dollaro. Il suo valore viene pubblicato ogni mese attorno al giorno 10 alle ore 13:30 (GMT), in contemporanea all'indice "Export prices".
  • Industrial Output / Volume di produzione industriale
    Comprende il volume di produzione dell'industria manifatturiera (manufacturing output), e tiene inoltre presente i volumi della produzione in settori quali l'estrazione e la lavorazione dei minerali, servizi comunali. Rappresenta un indicatore della crescita economica. L'indicatore non è determinante per la direzione dello sviluppo economico in quanto più del 60% del prodotto interno lordo viene attualmente assicurato dal settore dei servizi. Esce a cadenza mensile. L'indicatore viene preso in considerazione dal mercato.
  • Industrial Production / Indicatore della produzione industriale
    Mostra l'emissione totale della produzione di stabilimenti nazionali, miniere, il volume complessivo dei servizi comunali, ecc. L'aumento dell'indicatore contribuisce all'aumento della valuta. Viene pubblicato alle ore 14:15 (GMT) del 15esimo giorno del mese (dati relativi al mese precedente). La produzione industriale costituisce circa il 40% dell'economia degli USA. Esiste una correlazione piuttosto alta tra il livello di produzione e l'entità del PIL. Uno dei vantaggi di questo indicatore è rappresentato dal fatto che esso misura il volume della produzione e non il suo termine monetario. L'indice viene espresso dal Sistema della Riserva Federale (Board of Governors of the Federal Reserve System) in percentuali rispetto allo stato del 1992. Solitamente nei mass-media ne viene pubblicata la misurazione nei confronti del mese precedente. Nelle statistiche degli USA, il calcolo della produzione viene tenuto per aziende raggruppate per 255 settori. Secondo i dati del 1992, il volume della produzione industriale ammontava all'84.6% dell'intero settore produttivo, l'estrazione al 7.3%, l'approvvigionamento energetico al 8.1%. Anche il FED calcola un proprio indice - l'indice di diffusione della produzione (production diffusion index), pari alla percentuale dei settori (dall'elenco dei 255), nei quali nel mese precedente la produzione è cresciuta. L'indice IP rappresenta un comprensibile ed affidabile punto di riferimento per monitorare il ciclo commerciale. In base alle statistiche degli USA (dal 1948 al 1992), la produzione industriale in fase di recessione è diminuita ad un ritmo medio dello 0,8% al mese, mentre il rialzo in recovery ammontava allo 0.9% al mese ed in fase di crescita (expansion) a circa lo 0.4%. L'indice di impiego delle capacità produttive (Capacity Utilization, CAPU) rappresenta il rapporto tra la produzione industriale complessiva e l'entità della produttività sommaria (del potenziale volume di emissione) dei settori. Questo indicatore presenta un importante valore per il mercato valutario per via della sua stretta connessione con le dinamiche del ciclo economico, grazie al quale nei difficili momenti di attesa di cambiamenti nella politica delle banche centrali diventa un addizionale punto di riferimento per il mercato, in grado di suggerire le possibili future decisioni delle banche centrali. È noto che la modalità ottimale di funzionamento dell'economia corrisponde al livello del CAPU di circa l'81.5%; significative deviazioni dal livello ottimale significano la violazione del bilanciamento grazie al quale è possibile identificare gli imminenti periodi di caduta o di ripresa. Ad esempio, un elevato valore del CAPU pari all'85% può significare il surriscaldamento dell'economia a seguito del quale si verifica inevitabilmente l'aumento dell'inflazione; per questo motivo, tali valori del CAPU sono in grado di prevedere in anticipo i cambiamenti nella politica monetaria della banca centrale (aumento dei tassi di interesse ufficiali). L'indice CAPU viene pubblicato a cadenza mensile, in contemporanea ai dati relativi alla produzione industriale. Di regola, assume un maggior valore in recession (mediamente dell'80.3%) rispetto a recovery (mediamente del 78.8%), in quanto le precoci fasi di ripresa sono solitamente caratterizzate da un ridotto carico delle capacità produttive. Nella fase expansion il valore medio del CAPU è pari all'84% e raggiunge il massimo di 85.4% (facendo inoltre registrare un picco al livello dell'89.2%).
  • Industrial Production Index / Indice della produzione industriale
    Mostra il livello di cambiamento del volume della produzione industriale nel paese. Il valore originale dell'indice esce alla fine di ogni mese. Due settimane dopo esce il valore precisato dell'indice. La crescita di questo indice porta all'aumento del tasso di cambio della valuta nazionale. Esercita un significativo impatto sul mercato.
  • Inflation / Inflazione
    Indici dell'inflazione: indice dei prezzi al consumo (CPI) e indice dei prezzi all'ingrosso (RРI). Di regola, quando l'inflazione aumenta il tasso di cambio diminuisce; un'alta inflazione rappresenta un fattore negativo in quanto gli alti tassi di interesse, inevitabili nel caso specifico, riducono l'efficacia della produzione e determinano la redistribuzione del capitale dai produttori agli intermediari (commercio e istituzioni finanziari). I gruppi industriali si opporranno ad un'alta inflazione. Anche una bassa inflazione, o la sua completa assenza, rappresenta un fattore negativo in quanto iniziano a risentirne gli interessi degli intermediari. Nel commercio prende il via una fase di stagnazione in quanto nessuno desidera acquistare merci che praticamente non aumentano di prezzo ma che diventano meno costose. Gli intermediari finanziari risentono dei bassi tassi di interesse. Il valore ottimale dell'inflazione rappresenta un fattore positivo in quanto in presenza di una stabilmente alta efficacia della produzione del settore, restano possibilità per una redditizia conduzione degli affari anche per gli intermediari, in particolare per le istituzioni finanziarie.

    Sono pochi gli indicatori economici che per proprio grado di importanza nei confronti dei mercati valutari possono essere paragonati agli indici dell'inflazione. I trader seguono attentamente l'andamento dei prezzi dal momento che il mezzo per lottare contro l'inflazione al quale ricorrono le banche centrali è rappresentato dall'aumento dei tassi di interesse che da parte loro fungono da fattore di rinforzo del tasso valutario. Inoltre, il livello di inflazione modifica i reali valori dei tassi di interesse. Per questo motivo i mercati dei titoli di stato sono assai sensibili nei confronti dei dati relativi all'inflazione, e in caso di loro significativo volume, la redistribuzione dei flussi monetari causata dagli andamenti di questi mercati, influenzerà sicuramente sui tassi di cambio.

    Come nel caso degli altri indicatori, la reazione dei mercati valutari nei confronti dei dati relativi all'inflazione dipende dalla fase del ciclo commerciale nella quale si trova l'economia in questione. Se nella fase di crescita compaiono i sintomi dell'inflazione, la banca centrale può intraprendere misure preventive aumentando leggermente il tasso di interesse ufficiale. In questo caso, il fattore principale dl punto di vista del mercato valutario sarà rappresentato dal differenziale in aumento del tasso di interesse a favore della valuta in questione e di conseguenza il tasso di cambio della valuta aumenterà. La reazione sarà del tutto diversa quando l'inflazione inizia ad accelerare nella fase più alta del ciclo economico, quando ovvero il surriscaldamento dell'economia sarà reale e minaccerà una grave recessione. In questo caso, in risposta alla crescita dell'inflazione, la banca centrale aumenterà ugualmente il tasso di interesse allo scopo di raffreddare l'attività sebbene la reazione del ercato sarà esattamente l'opposta. Comprendendo che è imminente una recessione dell'economia in questione, legata all'inevitabile caduta dei prezzi dei titoli, al volume degli investimenti ed ai problemi del commercio estero, i trader inizieranno a vendere questa valuta nonchè gli attivi ad essa strettamente correlati, per cui la conseguenza sarà rappresentata dalla caduta del suo tasso di cambio.
  • Interest Rates / Tassi ufficiali di sconto
    Per il monitoraggio della dinamica dei mercati valutari nessuno degli indicatori economici e finanziari dispone di un tale valore quale i tassi di interesse. Il differenziale dei tassi di interesse (Interest Rate Differential), in altre parole la differenza dei tassi di interesse applicati per due valute, rappresenta il principale fattore che stabilisce direttamente la relativa attrattività di un coppia valutaria e, di conseguenza, anche la possibile domanda per ognuna di esse. Quanto più alto è il tasso di interesse per la valuta in questione rispetto alle altre valute (notevole differenziale del tasso di interesse), tanti più saranno gli investitori stranieri che desidereranno acquistarla al fine di collocare i fondi in deposito con un alto tasso di interesse. E dal momento che i tassi di interesse sono sempre strettamente legati tra di loro, gli alti tassi del mercato bancario significano sia alti tassi di interesse sui titoli di stato, che elevate redditività sui titoli più rischiosi delle società di capitali. In due parole, gli alti tassi di interesse rendono attraente la valuta in questione in qualità di strumento di investimento; e ciò significa che la domanda nei suoi confronti sul mercato valutario internazionale aumenta al pari del suo tasso di cambio. In generale, l'influenza dei tassi di interesse sui tassi di cambio delle valute è piuttosto chiaro: quanto più alti sono i tassi di interesse sulla valuta in questione, tanto maggiore sarà il suo tasso di cambio. Tuttavia, sono presenti diverse circostanze che rendono il calcolo dei tassi di interesse un qualcosa di non ovvio e nemmeno troppo semplice. In primo luogo, occorre prestare attenzione non ai tassi di interesse in sè, bensì ai tassi di interesse reali che tengono conto dell'inflazione, in quanto è presente una stretta connessione tra il mercato valutario ed i mercati dei titoli di stato (strumento a reddito fisso), assai sensibili all'inflazione. Se nel paese in questione l'inflazione inizia a crescere rapidamente, ciò svaluta i titoli di stato in quanto il reddito che ne deriva viene corrisposto come fisso, stabilito in precedenza, mentre l'inflazione questo reddito può semplicemente mangiarselo. Non appena compaiono i primi sintomi di alta inflazione, i mercati dei titoli di stato iniziano ad innervosirsi, e se gli investitori stranieri iniziano a sbarazzarsi dei titoli viene a crearsi un eccesso di tale valuta a FOREX che ne comporta il ribasso del tasso di cambio.

    In secondo luogo, il mercato vive nell'attesa di importanti eventi preparandosene, senza limitarsi a reagire ai fatti già avvenuti. Se si forma un'opinione definitiva secondo la quale i tassi di interesse della valuta in questione verranno aumentati, i dealer inizieranno ad aumentarne il tasso di cambio in attesa del suo futuro aumento. Ed il mercato può trovarsi a lungo in questa situazione ottimistica per la valuta in questione, e grazie a ciò farà in tempo a formarne la tendenza al rialzo. Quando infine avverrà effettivamente l'aumento dei tassi di interesse, la valuta sarà già in condizione di ipercomprato, e dal momento che il fattore di pressione verso l'alto nei suoi confronti non è più possibile a seguito dell'aumento dei tassi di interesse, la prima reazione che ne segue l'effettivo aumento può essere il ribasso del tasso di cambio, ovvero esattamente la reazione opposta. E ciò è tanto più probabile per il motivo secondo il quale tale ribasso funge da buona opportunità per aprire nuove posizioni lunghe per la valuta in questione (ovvero, acquistarla).
  • International Trade (Trade balance) / Bilancia commerciale
    Rappresenta il rapporto tra la somma del prezzo delle merci esportate al di fuori dei confini dello stato in questione e la somma del prezzo delle merci importate sul territorio dello stesso stato. In altre parole, la differenza tra export ed import. Se la somma dei prezzi delle merci esportate eccede quella delle merci importate, la bilancia commerciale è in attivo (saldo positivo), mentre se l'import è superiore all'export, in passivo (saldo negativo). Il saldo positivo (oppure la riduzione dell'entità del saldo negativo) rappresenta un fattore favorevole per l'aumento del tasso di cambio della valuta nazionale. Esercita un significativo impatto sul mercato. Il suo valore viene pubblicato la terza settimana di ogni mese (solitamente di giovedì) alle ore 13:30 (GMT).
  • Jobless Claims (Initial Claims) / Numero di richieste di sussidi di disoccupazione
    Viene pubblicato alle ore 13:30 (GMT) ogni giovedì (dati della settimana terminata il sabato precedente). Queste cifre non sempre riflettono il quadro reale degli eventi. A volte vengono distorti da fattori a breve tempo quali festività nazionali o locali. Questo indicatore può rendere l'idea di come uscirà la prossima volta l'indicatore "Nonfarm payrolls". Ad esempio, se nell'arco del mese il valore dell'indicatore "Jobless claims" si riduce sequenzialmente, sarà grande la probabilità che il valore dell'indicatore "Nonfarm payrolls" sarà alto. Esercita un moderato impatto sul mercato. La riduzione del numero di richieste di sussidi di disoccupazione rappresenta un fattore favorevole per l'aumento del tasso di cambio del dollaro.
  • Leading and Coincident Indices of Business Conditions / Indici degli indicatori leader e correlati
    L'indice degli indicatori leader rappresenta una media ponderata dei 13 diversi principali indicatori. Viene impiegato per stabilire il futuro stato dell'economia. L'indice degli indicatori correlati è costituito da 11 indicatori e serve a valutare lo stato attuale dell'economia (il livello dell'indicatore al 50% è "nullo"). Esce a cadenza mensile. Esercita un debole impatto sul mercato.
  • Leading Economic Indicators - LEI / Indice degli indicatori economici anticipatori
    L'indice LEI vine formato da 10 serie temporali ed è stato appositamente elaborato per prevedere le variazioni dell'attività economica globale. E' storicamente comprovato che i massimi e i minimi dell'indice LEI precedono le inversioni nell'economia. Di regola, le 3 variazioni sequenziali dell'indice LEI nella stessa direzione vengono ritenute un segnale piuttosto forte. Ad esempio, i valori mensili -0.5%, -1% и -0.7% indicano il possibile inizio della recessione. Facciamo notare che si tratta di una condizione necessaria ma non sufficiente: ad esempio, nell'intervallo temporale dal 1952 al 1998, l'indice LEI aveva "previsto" 10 recessioni, 7 delle quali effettivamente verificatesi. Occorre inoltre aggiungere che l'indice LEI funziona meglio nei periodi dei massimi dell'attività economica piuttosto che nei periodi minimi. L'inversione dell'indice avviene mediamente 10 mesi prima della transizione dell'economia dal rialzo alla ecesione e 1-2 mesi prima dell'inversione nella direzione opposta. Le componenti dell'indice LEI sono state scelte in base alla loro rilevanza economica, all'adeguatezza statistica e alle possibilità di operativa misurazione:
    Durata media della settimana lavorativa nel settore produttivo.
    Numero settimanale medio di domande di pagamento dell'assicurazione statale di disoccupazione.
    Nuovi ordini produttivi di beni e materiali di consumo (ai prezzi del 1982).
    Efficacia delle forniture (percentuale di aziende, termini di esecuzione delle forniture per le quali sono in aumento).
    Contratti e ordini di mezzi e apparecchiature di produzione (ai prezzi del 1982).
    Ottenimento di permessi per l'edilizia abitativa.
    Ordini produttivi non eseguiti per beni durevoli (modifica per il mese, prezzi del 1982).
    Modifica dei prezzi di materie prime e materiali.
    Indice azionario S&P500 (medio mensile).
    Aggregato monetario М2 in dollari del 1982.

    Indice delle attese dei consumatori (University of Michigan's Consumer Expectations Index). Questo indice si basa sull'idea secondo la quale la principale forza motrice per l'economia è rappresentata dall'attesa di utili futuri. In attesa dell'aumento degli utili, le aziende incrementano la produzione di merci e servizi e gli investimenti in nuovi stabilimenti e apparecchiature; di conseguenza tale attività diminuisce quando si prevede il calo dei ricavi. Per questa ragione l'indice è stato progettato in modo tale da abbracciare tutte le principali sfere e indici dell'attività commerciale: occupazione, produzione e redditi, consumo, commercio, investimenti, scorte, prezzi, denaro e credito. L'indice americano LEI viene pubblicato a cadenza mensile, verso la fine del mese.
  • Machinery Orders / Ordini di produzione dell'industria meccanica
    L'indice riflette il livello di investimenti di capitale delle aziende e dell'attività commerciale. Si basa sulla valutazione di più di 300 produttori industriali. Esce a cadenza mensile. Esercita un significativo impatto sul mercato.
  • Manufacturing Orders (GER)
    L'indicatore mostra la variazione del numero di ordini per la produzione delle aziende tedesche. Riflette le prospettive dello sviluppo economico del paese. Esce a cadenza mensile. L'indicatore è preso in considerazione dal mercato.
  • Manufacturing Output / Volume di produzione emesso dall'industria manifatturiera espresso in prezzi
    Rappresenta un indicatore della crescita economica. Il valore dell'indicatore per il mercato è ridotto in quanto il contributo dall'industria manifatturiera nel prodotto lordo interno negli ultimi tempi ammonta a meno del 20%. Esce a cadenza mensile.
  • Manufacturing Production
    Mostra la variazione del volume di produzione emesso dall'industria manifatturiera. Esce a cadenza mensile. L'indicatore viene preso in considerazione dal mercato.
  • Michigan Consumer Sentiment Index / Indice degli umori dei consumatori dell'Univesità del Michigan
    Questo indice rappresenta i risultati di un sondaggio nei confronti dei consumatori riguardo alla sicurezza nell'attuale situazione economica. Il sondaggio viene effettuato dai dipendenti dell'Università del Michigan. Il rapporto esce due volte al mese: la seconda settimana (solitamente di venerdì) attorno al giorno 15 del mese di riferimento (preliminare), e due settimane dopo (definitivo). Viene pubblicato ale ore 15:00 (GMT). Questo indicatore non rappresenta altro che la riflessione del desiderio dei consumatori di spendere il proprio denaro. Esercita un moderato impatto sul mercato. L'aumento del valore dell'indice porta all'aumento del tasso di cambio del dollaro.
  • Money supply / Massa monetaria
    Offerta di denaro in un paese espressa dagli aggregati monetari М0 = contanti, М1= М0+depositi in assegni, М2= М1+depositi a termine, depositi inferiori a 100.000 dollari USA. МЗ= М2+depositi a termine, depositi superiori a 100.000 dollari USA, М4 = aggregato monetario sommario. Viene pubblicato alle ore 09:30 (GMT) di ogni giovedì (dati relativi alla settimana terminata due lunedì fa). Di regola, l'aumento della massa monetaria è accompagnato dalla caduta del tasso di cambio della valuta nazionale. Tuttavia, a volte i dati relativi alla crescita della massa monetaria portano ad attese di un aumento del tasso di sconto e, in conclusione, all'aumento del tasso di cambio;

    Il quantitativo di denaro in circolazione (Money Supply)rappresenta uno degli essenziali fattori che formano il tasso di cambio valutario. L'eccesso di una valuta determinerà un aumento della sua offerta sul mercato valutario internazionale, causando un calo del suo tasso di cambio rispetto alle altre valute. Di conseguenza, il deficit di una valuta in presenza della sua domanda, porterà all'aumento del suo tasso di cambio. Gli indici che misurano il quantitativo di denaro in circolazione sono i cosiddetti aggregati monetari (Monetary Aggregates)che tengono presente il quantitativo di denaro di diverso tipo caratterizzando anche la composizione del denaro (la struttura della massa monetaria). Gli stessi aggregati monetari vengono determinati in modo leggermente diverso nei vari paesi sebbene il loro senso generale sia del tutto analogo. Come al solito, ci apprestiamo ad esaminare un'opzione in uso nel sistema bancario americano, dove vengono formati i dati relativi a quattro aggregati monetari:
    - M0 - banconote e monete in circolazione;
    - Ml - contanti in circolazione al di fuori delle banche, travellers cheque, depositi a vista, altri depositi verificabili;
    - М2 = Ml + depositi di risparmio non in assegni, depositi a termine presso banche, operazioni giornaliere di pronti contro termine, depositi giornalieri in dollari da parte dei residenti USA, denaro sui conti di fondi comuni;
    - M3 = М2 + titoli di stato a breve termine, operazioni di pronti contro termine, depositi in eurodollari di residenti USA presso filiali estere di banche americane.

    L'aggregato monetario М4 include in sè il volume di valuta in contanti in circolazione, la somma complessiva dei crediti rilasciati dalle banche, nonchè l'ammontare dei prestiti del governo. М4 viene considerato un buon indicatore per il livello di inflazione. Negli USA viene impiegato un altro, più ampio, aggregato monetario, sebbene si ritenga che l'indicatore principale, fortemente correlato ai mercati valutari sia М2, per cui omettiamo ulteriori dettagli. L'influenza dei dati relativi agli aggregati monetari nei confronti dei cicli valutari vengono valutati innanzitutto per mezzo della loro connessione con gli stadi dei cicli economici. Il comportamento dei diversi aggregati monetari nel ciclo economico è del tutto analogo: tutti quanti mostrano i tempi massimi di crescita prima dell'inizio del recesso e i minimi di crescita al termine del recesso. Per questo motivo, l'aggregato M2, ad esempio, rientra nell'indice composito degli indicatori principali. Tutti gli aggregati vivono la massima crescita nella fase di ripresa; M2 presenta in media un tempo di crescita nella fase di recesso (calo) e nella fase di crescita.
  • Money Supply M3 / Aggregato monetario М3 (indice del volume della massa monetaria)
    Include in sè il volume di valuta in contanti in circolazione, fondi in depositi controllo, depositi con scadenza inferiore a 4 anni. Viene considerato dalla Bundesbank e dalla Banca Centrale Europea uno dei più importanti indicatori dell'inflazione. Solitamente viene impostato il valore quanto più accettabile dell'indicatore (viene stabilito dall'accettabile livello di inflazione), e nel caso in cui l'indicatore ecceda questo valore, solitamente avviene l'aumento dei tassi di interesse. Esce a cadenza mensile. L'indicatore viene preso in considerazione dal mercato.
  • Money Supply M4 / Aggregato monetario М4 (indice del volume della massa monetaria)
    Più frequentemente viene impiegato l'indicatore di modifica della massa monetaria. Include in sè il volume di valuta in contanti in circolazione, la somma complessiva dei crediti concessi dalle banche, nonchè l'ammontare dei prestiti del governo. М4 viene considerato un buon indicatore per il livello di inflazione. Esce a cadenza mensile. L'indicatore viene preso in considerazione dal mercato.
  • NAPM index (National Association of Purchasing Managers' index) / Indice degli affari dell'Associazione Nazionale dei Manager.
    Rappresenta i risultati di un sondaggio nei confronti dei responsabili degli acquisti nel settore dell'industria. Questo indice viene impiegato per valutare i cambiamenti nel settore dei nuovi ordini industriali, del volume della produzione industriale, dell'occupazione, nonchè delle scorte di merci e della rapidità di lavoro dei fornitori. Le cifre inferiori a "45-50" rappresentano l'indicatore del rallentamento dei tempi di sviluppo dell'economia. Spesso l'entità di questo indice è soggetta all'influenza di fattori psicologici piuttosto che dell'effettivo stato delle cose. Il calcolo dell'indice non comprende lo stato della California. Dal momento che il volume della produzione industriale non rappresenta una fonte automatica della domanda dei consumatori, occorre un accurato atteggiamento nei confronti dell'indicatore in questione. Il suo valore viene pubblicato il primo giorno lavorativo di ogni mese alle ore 15:00 (GMT). Esercita un moderato impatto sul mercato. La crescita del valore dell'indice porta all'aumento del tasso di interesse del dollaro.
  • NAPM Services Index (National Association of Purchasing Managers' services index)
    Rappresenta i risultati di un sondaggio nei confronti dei manager nel settore dei servizi, volto a valutare i cambiamenti che avvengono in questo settore. Le cifre inferiori a "45-50" rappresentano l'indicatore del rallentamento dei tempi di sviluppo dell'economia. Spesso l'entità di questo indice è soggetta all'influenza di fattori psicologici piuttosto che dell'effettivo stato delle cose. Il processo di consumo dei servizi tende a cambiare con una rapidità relativamente costante, per cui i bruschi cambiamenti del valore di questo indicatore sono soggetti all'influenza proprio di fattori psicologici. Per questo motivo, analizzando l'indice, a ciò si presta una particolare attenzione. Il suo valore viene pubblicato nei primi giorni di ogni mese alle ore 15:00 (GMT), il giorno successivo la pubblicazione dell'indice dell'Associazione Nazionale dei Manager nel settore industriale (NAPM index). Esercita un moderato impatto sul mercato. La crescita del valore di questo indice rappresenta una fattore favorevole per l'aumento del tasso di cambio del dollaro.
  • NASDAQ Index / Indice del mercato fuoriborsa
    L'associazione nazionale degli operatori in titoli computa un'intera serie di indici che rappresentano sia l'indice del mercato fuoriborsa nel suo complesso, che i titoli di società di settori a parte. Il principale è l'indice NASDAQ, nel quale vengono incluse in qualità di componenti dei titoli circa 3500 corporazioni (oltre a quelle quotate in borsa). Si tratta di un indice ponderato in base al valore di mercato delle sue componenti. Per la prima volta è stato calcolato nel febbraio del 1971.
  • Net Consumer Credit / Somma dei crediti concessi a persone fisiche nell'ultimo mese
    Un elevato valore di questo indice può stare ad indicare un "surriscaldamento" dell'economia, quando i consumatori richiedono più crediti di quanto sia necessario per un normale livello di vita. Esce a cadenza mensile. Esercita un moderato impatto sul mercato.
  • New Home Sales
    La cifra mostra il numero di case vendute o messe in vendita adatte ad una famiglia, nell'anno in corso. Questo numero tende a crescere quando aumenta il tasso sui prestiti garantiti da immobili, a sua volta legato ai principali tassi di interesse nel paese. Questi dati, in virtù delle particolarità del mercato immobiliare, sono soggetti alle oscillazioni stagionali. Per cui, nell'analizzare l'indicatore "New home sales" vengono impiegate le "medie mobili" (moving average). Esercita un moderato impatto sul mercato. La crescita del suo valore esercita un'influenza positiva sul tasso di cambio della valuta nazionale. Il suo valore viene pubblicato nei primi giorni di ogni mese alle ore 17:00 (GMT).
  • Nonfarm Payrolls
    Numero di nuovi posti di lavoro creati nei settori non agricoli dell'economia nel mese. Il payroll rappresenta il libro paga in base al quale viene concesso lo stipendio ai dipendenti. Si tratta di un indicatore assai potente che mostra il cambiamento del livello occupazionale nel paese. La crescita di questo indicatore caratterizza l'aumento del livello occupazionale e comporta l'aumento del tasso di cambio del dollaro. Viene definito "l'indicatore che muove i mercati". Esiste una regola empirica secondo la quale la crescita del suo valore di 200.000 al mese equivale ad un aumento del PIL del 3,0%. Di regola, viene pubblicato il primo venerdì di ogni mese alle ore 13:30 (GMT).
  • Payment Deficit / Deficit della bilancia dei pagamenti
    La sua influenza sul corso è la stessa di quella del deficit della bilancia commerciale.
    Il funzionamento del mercato valutario e la dinamica dei tassi di cambio delle valute sono strettamente legate alla cooperazione internazionale nel settore del commercio, dello scambio culturale, delle interazioni interstatali e degli investimenti internazionali. In termini finanziari, la riflessione della posizione occupata dal paese in questione nella struttura globale del mondo viene espressa dalla sua bilancia dei pagamenti che rappresenta il risultato delle transazioni finanziarie internazionali degli abitanti di questo paese. In questo modo, la bilancia dei pagamenti (Balance of Payments) fissa il rapporto di tutti i principali tipi di interrelazioni internazionali: commercio internazionale, movimento di capitali, servizi internazionali (turismo ed altri), calcoli interstatali. In una prospettiva a lungo termine, la competitività del paese in questione viene stabilita dalle sue risorse nazionali, dalla base industriale, dalla professionale e qualificata forza lavoro, nonchè dalla struttura dei prezzi. In definitiva, il non-evidente carattere del rapporto di questi fattori, ulteriormente complicato dalle realtà politiche attuali, rende il collegamento della stessa bilancia dei pagamenti con la dinamica dei tassi di cambio a breve termine non talmente evidente affinchè la sua analisi possa offrire al trader ragioni specifiche per prendere decisioni. Per cui, solitamente il mercato valutario concentra la propria attenzione alla componente principale della bilancia dei pagamenti, la bilancia commerciale.
  • Payroll Employment - PE / Occupazione dal punto di vista del datore di lavoro
    Ogni mese una speciale sezione del Dipartimento del Lavoro (Department of Labor) chiamata "Ufficio delle statistiche del lavoro (Bureau of Labor Statistics, BLS)", raccoglie le informazioni formando i cosiddetti Establishment survey, il risultato di un sondaggio di aziende su durata media della settimana lavorativa, retribuzione, lavoro straordinario, ecc., ed il Household survey, il risultato di un sondaggio della popolazione. In questo modo si forma il cosiddetto payroll employment statistics, l'indice che tiene presente sia la durata media della settimana lavorativa e il lavoro straordinario che lo stipendio. A prima vista si può ritenere che esso rifletta la somma di denaro corrisposta dalle aziende sotto forma di retribuzione del lavoro. Viene annunciato sotto forma di cambiamento rispetto al mese precedente. E' probabile che il rapporto sull'occupazione sia il più forte tra tutti i cosiddetti "motori del mercato". Ciò è dovuto a due principali ragioni. In primo luogo, è assai difficile prevedere i dati relativi all'occupazione della popolazione, per cui spesso i valori annunciati sono diversi da quelli attesi e vanno immediatamente corretti. In secondo luogo, questi dati riflettono perfettamente il reale stato dell'economia. Malgrado il fatto che vengano spesso corretti, gli investitori li considerano come una guida immediata all'azione. Se i dati annunciati siano "buoni" o "cattivi", dipende innanzitutto dal cambiamento nei payrolls. Vengono inoltre prese in considerazione la durata della settimana lavorativa e il cambiamento del pagamento di un'ora di orario di lavoro.
  • Personal Income / Dati sui redditi personali dei cittadini
    L'insieme dei redditi provenienti da qualsiasi fonte, compresi stipendio, redditi da locazione, sussidi governativi, dividendi, ecc. Indicatore secondario della futura domanda dei consumatori. Viene esaminato unitamente all'altro indice Personal Spending. La crescita dell'indice favorisce l'aumento del tasso di cambio della valuta. Viene pubblicato alle ore 13:30 (GMT) del primo giorno lavorativo del mese (dati relativi ai 2 precedenti mesi).
  • Personal Spending - Personal Consumption / Dati sulla dinamica di cambiamento delle spese dei cittadini
    L'indice riflette i cambiamenti nella spesa per soddisfare i fabbisogni personali. Esercita un moderato impatto sul mercato. Il suo valore viene pubblicato dopo il giorno 20 di ogni mese alle ore 13:30 (GMT), in contemporanea all'indice "Personal income". L'indice include in sè tre componenti: le spese di acquisto di beni durevoli, non durevoli e servizi. L'indice "Retail sales" (Vendite al dettaglio) rende un'idea dell'acquisto di beni durevoli e non durevoli. Da parte sua, il processo di acquisto di servizi cambia a costante rapidità, per cui l'entità di questo indicatore è spesso prevedibile. In questo modo, solamente una significativa deviazione di questo indicatore dai valori previsti è in grado di influenzare il tasso di cambio della valuta nazionale. La crescita del suo valore rappresenta un fattore positivo per lo sviluppo dell'economia nazionale e comporta l'aumento del tasso di cambio del dollaro.
  • Philadelphia Fed Index / Indice dell'attività della Federal Reserve Bank di Philadelphia
    Rappresenta i risultati di un sondaggio dei produttori di Philadelphia che riguarda il loro atteggiamento verso l'attuale situazione economica. Le cifre inferiori a "0" rappresentano l'indicatore del rallentamento dei tempi di sviluppo dell'economia. Il suo valore viene pubblicato il terzo giovedì di ogni mese alle ore 15:00 (GMT). Esercita un moderato impatto sul mercato. Viene attentamente osservato, in quanto questo indice viene pubblicato prima dell'indice "NAPM" ed è in grado di rendere l'idea di come uscirà l'indicatore dell'attività commerciale a livello nazionale. La crescita del valore di questo indice porta all'aumento del tasso di cambio del dollaro.
  • Producer Price Index - PPI / Indice dei prezzi alla produzione
    Valuta la variazione media dei prezzi stabiliti dai produttori in tutte le fasi della fabbricazione; non include in sè merci d'importazione, servizi e tasse. Viene monitorato non il valore singolo dell'indice, bensì il suo cambiamento nell'arco di un determinato periodo temporale. L'indice viene considerato un indicatore della futura inflazione. Occorre prestare particolare attenzione al nucleo dell'indice (core) - vengono esclusi prodotti alimentari e risorse energetiche. Viene pubblicato alle ore 13:30 (GMT) dell'11esimo giorno di ogni mese (dati relativi al mese precedente). Il contributo nel PPI dei principali gruppi di merci è più o meno il seguente: generi di consumo, in prevalenza automobili - 40%, prodotti alimentari - 23%, vettori energetici, in prevalenza benzina e carburanti vari - 14%. Il restante 23% riguarda svariate apparecchiature, macchinari ed automobili (che in questo caso rientrano due volte nell'elenco sia in qualità di genere di consumo che di mezzo di produzione). Nel rapporto, oltre all'indice della produzione finita, viene inoltre indicato l'indice dei prezzi delle materie prime e della produzione non finita (ad esempio, microschemi o singole parti di meccanismi). I mercati reagiscono prevalentemente all'indice dei prezzi delle merci finite, i più volatili dei quali rappresentati da prodotti alimentari e vettori energetici. Proprietà tipiche del PPI nel ciclo economico:
    - più volatile rispetto al CPI (food& energy ammontano circa al 36%, mentre nel CPI approssimativamente al 23%);
    - è presente un proprio ciclo in ritardo rispetto al ciclo economico generale, analogo al ciclo CPI;
    - i valori di picco del PPI (espresso in percentuali annue) ritardano solitamente di 3 - 6 mesi dai picchi generali dell'attività economica, mentre i suoi minimi ritardano dai minimi dell'attività economica di 9 mesi;
    - perlopiù, gli estremi del PPI e del CPI vengono raggiunti in un trimestre e quasi sempre vengono rimossi non oltre un trimestre.
  • Producer Input Prices (PPI Input) / Prezzi industriali "all'entrata"
    Viene definito in qualità di variazione del livello dei prezzi di componenti e semilavorati dell'industria (l'aumento dei prezzi "all'entrata" può non influire sull'indice dell'inflazione in quanto è possibile una diminuzione dei ritardi nel processo produttivo). Forte indicatore dell'inflazione. Tra tutti i valori dell'indicatore viene solitamente evidenziata la parte che non tiene conto dei prezzi di prodotti alimentari, bevande alcoliche, prodotti del tabacco e carburante (i prezzi di queste merci vengono considerati un'entità assai mutevole). Esce a cadenza mensile. L'indicatore viene preso in considerazione dal mercato.
  • Producer Output Prices (PPI Output) / Prezzi industriali "all'uscita"
    Viene definito in qualità di variazione del livello dei prezzi di vendita di merci nell'industria. Forte indicatore dell'inflazione. Riflette la pressione inflazionistica sull'economia da parte dei produttori (l'aumento dei prezzi "all'uscita" può non influire sull'indice dell'inflazione in quanto è possibile una diminuzione dei ritardi nel settore commerciale). Tra tutti i valori dell'indicatore viene solitamente evidenziata la parte che non tiene conto dei prezzi di prodotti alimentari, bevande alcoliche, prodotti del tabacco e carburante (i prezzi di queste merci vengono considerati un'entità assai mutevole). Esce a cadenza mensile. Esercita un significativo impatto sul mercato.
  • Productivity and Costs / Dati sulla dinamica dell'indice di produttività e costi
    Viene pubblicato alle ore 13:30 (GMT) del settimo giorno del secondo mese del trimestre (dati relativi al trimestre precedente). La diminuzione della produttività può causare la caduta del tasso di cambio. L'indice mostra la variazione del volume di produzione emessa per singolo lavoratore. La produttività del lavoro rappresenta un indicatore assai importante per l'analisi dello stato dell'economia. Esercita un significativo impatto sul mercato. Tuttavia occorre seguirlo attentamente in quanto di tanto in tanto può essere fuorviante. Ad esempio, la riduzione del numero di persone impiegate nella produzione durante la stagnazione dell'economia porta ad un aumento della produttività. Ciò può inoltre verificarsi a causa di scioperi. L'aumento del valore dell'indice rappresenta una fattore positivo per lo sviluppo dell'economia nazionale e comporta l'aumento del tasso di cambio del dollaro. Il suo valore viene pubblicato ogni trimestre, prima del giorno 10 del successivo al periodo di riferimento.
  • Purchasing Managers Index / Indice degli affari
    Riflette il livello degli affari del settore industriale di Germania, Italia, Gran Bretagna e di altri paesi. Estremamente popolari negli ultimi anni nelle statistiche economiche sono gli indicatori che si basano sul metodo di costruzione dei cosiddetti indici di diffusione. Gli indici di questo genere, che per loro natura rappresentano indicatori dell'ottimismo dei partecipanti del mondo degli affari, vengono regolarmente pubblicati (sotto le denominazioni di PMI) negli USA, in Inghilterra e in Germania, dove vengono creati dalle rispettive associazioni di uomini d'affari; vengono impiegati sia per valutare l'orientamento dell'opinione pubblica che per misurare la dinamica degli indicatori oggettivi. In Giappone, infatti, l'analogo indicatore TANKAN è stato preso in servizio dalla stessa Banca Centrale del Giappone in qualità di strumento per analizzare le dinamiche dei processi economici per prendere decisioni nel settore della politica monetaria.
  • Gli indici di diffusione, a differenza di molti altri indicatori di statistiche socioeconomiche, sono indicatori puramente soggettivi
    Essi non misurano il volume di produzione emessa, il numero di ordini, gli utili, ecc., limitandosi a riflettere il modo in cui i partecipanti dei processi economici percepiscono i cambiamenti in corso - se portano ad un miglioramento (secondo la loro opinione) oppure ad un peggioramento. Malgrado tale soggettività, anzi, proprio grazie ad essa, questi indici posseggono proprietà predicenti estremamente spiccate in quanto si tratta di indicatori anticipatori strettamente correlati ai principali cicli economici. Un indice di diffusione viene formato in base ai risultati di un sondaggio nei confronti di un gran numero di interpellati, ciascuno dei quali risponde a domande del tipo "sono migliorate le condizioni della Vostra attività in termini di: nuovi ordini, prezzi, mercato del lavoro, termini di esecuzione degli ordini, nuovi ordini di esportazione, ecc."; da pate sua, l'interpellato sceglie una delle tre opzioni di risposta: "sì", "no", "come prima". Il valore di un indice di diffusione viene calcolato per una concreta domanda come somma DI = (% di risposte "sì") + 0.5 *(% di risposte "come prima"); una volta calcolati tali indici di diffusione per ciascuna domanda, ne viene poi composta la media per ottenere indici medi compositi quali PMI o TANKAN. Trattandosi di indicatori anticipatori, questi indici monitorano in modo assai efficace la dinamica del ciclo economico: l'inizio della caduta dell'indice a seguito di un periodo di crescita, predice il passaggio del ciclo economico dalla fase di espansione (expansion) alla recessione (recession), mentre l'inversione verso l'alto a seguito della caduta predice l'inizio della ripresa (recovery). La stretta correlazione degli indici di diffusione con la dinamica economica, basata su dati statistici pluriennali, consente di impiegarli persino per la previsione di futuri dati del PIL (perlomeno per il trimestre successivo). Oggigiorno, questi indici vengono pubblicati in quasi tutti i paesi del G8. In Inghilterra, ad esempio, essi vengono formati a partire dal 1991. Il PMI tedesco ha iniziato ad uscire dal 1998, e comprende le panoramiche di 350 aziende in base alle cinque seguenti questioni: emissione (output), nuovi ordini (new orders), occupazione (employment), termini di consegna degli ordini (supplier's delivery times), acquisto di scorte (stocks of goods purchases). A partire dal 1999 esce anche il PMI unificato per la zona euro che abbraccia 11 stati dalla moneta unica, l'euro (EU PMI). La più potente copertura di statistiche legate al mondo degli affari (relative a 34 000 partecipanti) viene effettuata dall'indice americano PMI dell'associazione nazionale NAPM (National Association of Purchasing Managers), che viene tenuto a patire dal 1931; solamente lo staff di dipendenti impegnati a stilare le statistiche ammonta a 300 persone. Adesso esamineremo le dettagliate struttura e proprietà degli indici dell'ottimismo nel mondo degli affari sull'esempio dell'indice americano Purchasing Managers' Index (PMI), NAPM. La panoramica dell'associazione americana NAPN, che sta alla base del suo indice PMI, comprende domande alle quali agli interpellati viene proposto di rispondere del tipo "le condizioni della Vostra attività nell'arco dell'ultimo mese sono cambiate in meglio (risposta "higher"), in peggio (risposta "lower"), oppure sono rimaste immutate (risposta "unchanged") per quanto riguarda i seguenti fattori:
    - occupazione (employment),
    - prezzi (commodity prices),
    - termini di consegna (vendor deliveries),
    - produzione (production),
    - scorte (inventories),
    - nuovi ordini di clienti (new orders from customers),
    - nuovi ordini di esportazione e importazione (new export and import orders),
    - ordini non eseguiti accumulatisi (order backlogs, questo punto è stato introdotto nel 1993 su proposta dell'attuale presidente del Sistema della Riserva Federale, А.Greenspan).
    Per ciascun punto del questionario viene stabilito l'indice di diffusione (percentuale delle risposte "higher" più la metà delle risposte "unchanged"), per poi formarne la somma ponderata che rappresenta l'indice mediato PMI; nel 1994, la formula del PMI psentava il segunte aspetto: PMI = 0.30 х DI(new orders) + 0.25 х DI(production) + 0,20 х DI(employment) + + 0.15 х DI(deliveries) + 0.10 х DI(inventories)
    Proprietà di base del PMI - indicatore anticipatore del ciclo economico. Per l'interpetazione della serie dei principali livelli dell'indicatore vanno evidenziati:
    - massimo ciclico e minimo ciclico;
    - 50% - livello;
    - 44% - livello.

    Se a seguito di un periodo di crescita il PMI s'inverte verso il basso, ciò predice un'inversione del ciclo economico verso il basso. Al contrario, se a seguito della caduta il PMI, dopo aver toccato il minimo s'inverte verso l'alto, ciò rappresenta un sintomo della futura ripresa. In base a statistiche quarantennali degli USA, in media il PMI predice i massimi dei cicli di crescita 7 mesi prima e i cicli minimi di crescita 3 mesi prima. La caduta del PMI ad un livello inferiore a 50 predice una recessione in media due mesi prima, mentre una caduta ad un livello inferiore a 44 predice sempre l'assoluta riduzione dell'attività economica. I minimi toccati dal PMI nelle fasi di caduta, ammontano mediamente a 35, mentre a seguito dell'inversione dal minimo, mediamente nell'arco di 4 mesi ha raggiunto il livello 44, il che ha sempre conciso con il minimo del ciclo economico. In linea di massima, il PMI predice in modo affidabile i puti di inversione dei cicli di crescita (ovvero le variazioni cicliche nelle fasi di crescita dell'economia), sebbene impiegandolo non è semplice distinguere un ciclo di crescita dal ciclo economico globale generale (secondo le statistiche USA successive alle Seconda guerra mondiale, l'82% di tutti i picchi del ciclo economici sono stati accompagnati da una recessione, (in altre parole, i cicli di crescita rappresentano un fenomeno piuttosto raro). Negli studi delle statistiche viene comprovata una strettissima correlazione del PMI con tali parametri dell'economia quali la produzione industriale e il PIL nel suo complesso. Ad esempio, con un alto grado di precisione, in base ai dati del periodo 1980-1992, è stata introdotta la formula che lega il valore del PMI agli indici della produzione industriale (IP - industrial production) ogni due mesi: IP = 0.52 х PMI[-2] - 23.4; grazie ad essa, si può parzialmente vedere che il valore PMI = 45.9 corrisponde ad una produzione industriale stabile (1Р=0). Un'analoga formula mostra la correlazione del PMI con l'indice del PIL ogni due trimestri: GDP = 0.317 х PMI[-1] - 13.9. Da notare inoltre che gli indici di diffusione del prezzi Dl(prices) rappresentano indicatori anticipatori dei punti di inversione nel ciclo inflazionistico. Occorre notare che nel leggere gli indici dell'ottimismo nel mondo degli affari, potete notare valori negativi, sebbene gli indici di cui sopra sono notoriamente limitati per diapason [0.100]. Ciò è dovuto al fatto che alcuni enti statistici ricorrono ad una determinazione dell'indice leggermente diversa, più esattamente, essi prendono il NPR (net percentage rising) uguale alla percentuale di risposte "higher" meno la percentuale di risposte "lower"", cosa legata al DI dall'evidente rapporto NPR = 2 х (DI - 50). Gli indici del tipo PMI escono a cadenza mensile e vengono pubblicati il primo giorno lavorativo del mese. L'eccezione è rappresentata dall'indice giapponese TANKAN, a cadenza trimestrale. L'indice giapponese rappresenta un'eccezione anche per il fatto che non viene formato da un'associazione non professionista, così come avviene negli altri pasi, ma da un ente di stato, la Banca Centrale, e rappresenta ufficialmente un preciso punto di riferimento nel pendere decisioni che riguardano la politica monetaria. Per questo motivo, la pubblicazione dell'indice TANKAN rappresenta sempre un evento di primaria importanza sui mercati valutari. Real Earnings (Real Average Weekly Earnings) / Retribuzione settimanale media. L'indice viene calcolato tenendo conto dell'inflazione (esente dall'influenza dell'inflazione). Al fine di escludere l'influenza dell'inflazione, il calcolo viene effettuato nei confronti dell'anno di base, ovvero il 1982. Viene espresso sotto forma di valore assoluto e sotto forma di indice nei confronti del precedente periodo di presa in esame. Può fungere da indicatore dello sviluppo di processi inflazionistici legati alla crescita del costo del lavoro. Esercita un moderato impatto sul mercato. In condizioni di attesa dell'aumento dei principali tassi di interesse, la crescita del suo valore può comportare l'aumento del tasso di cambio del dollaro. Viene di regola pubblicato verso la metà di ogni mese alle ore 13:30 (GMT), in contemporanea all'indicatore CPI (Indice dei prezzi al consumo).
  • Redbook Index / Panoramica settimanale delle vendite al dettaglio "Redbook"
    Rappresenta i risultati dello studio dei volumi delle vendite al dettaglio di grandi supermarket. Viene pubblicato a cadenza settimanale, di martedì alle ore 15:30 (GMT). La prima panoramica del mese (nel primo martedì del mese) raffronta la prima settimana del corrente mese con la prima settimana del mese precedente, mentre la seconda panoramica raffronta le prime due settimane del corrente mese con le prime due settimane del mese precedente, e così via. In questo modo, il quadro completo della panoramica viene a formarsi solamente nel momento di pubblicazione dell'ultima panoramica del mese (l'ultimo martedì). Praticamente non esercita alcun'influenza sul mercato. Ciò è dovuto al fatto che le cifre sono caratterizzate da una significativa dispersione dei valori (variabilità) e dal fatto che la panoramica prende in considerazione un quantitativo limitato di negozi.
  • Retail Price Index (RPI) / Indice dei prezzi al dettaglio
    Stabilisce la variazione del livello dei prezzi nel "paniere" dei beni di consumo. Indicatore del livello di inflazione è l'indice dei prezzi al consumo al netto degli interessi sui prestiti per l'acquisto di beni immobili (RPI-X). L'indice dei prezzi al dettaglio, calcolato in base ad una singola formula per il raffronto con analoghi indici in altri paesi, viene definito armonizzato (HICP). Se i tempi di crescita eccedono il valore assegnato, solitamente la Banca d'Inghilterra aumenta i tassi di interesse. Esce a cadenza mensile. Esercita un significativo impatto sul mercato.
  • Retail Sales (UK) / Vendite al dettaglio del Regno Unito
    Rappresenta l'indicatore del livello del consumo. Se il livello di consumo è superiore al livello di produzione, solitamente ciò comporta l'aumento dell'inflazione. Va detto che l'indice delle vendite al dettaglio per il mese rappresenta un'entità piuttosto mutevole. Mediato nell'arco dei tre mesi precedenti, il valore dell'indice meglio di qualsiasi altro descrive quanto sta accadendo. Esce a cadenza mensile. L'indicatore viene preso in considerazione dal mercato.
  • Retail Sales (JPN) / Vendite al dettaglio del Giappone
    L'indicatore riflette la variazione del livello di vendite. Le statistiche riguardano grandi magazzini e supermarket. Mostra il livello di spese e di domanda dei consumatori. Esce a cadenza mensile. Esercita un debole impatto sul mercato.
  • Retail Sales (US) / Vendite al dettaglio degli USA
    L'indice mostra la variazione del volume di vendite nel settore del commercio al dettaglio. I volumi del commercio al dettaglio rappresentano uno degli indici delle spese dei consumatori; per questo motivo, in qualità di indicatore della domanda e della fiducia dei consumatori, esso può fungere da punto di riferimento per il mercato valutario nei punti di inversione del ciclo economico. Questo tipo di indicatori hanno un valore particolarmente importante per monitorare l'economia degli USA in quanto la domanda dei consumatori ne rappresenta la principale forza motrice. Se il consumatore dispone di un notevole reddito, verranno sia prodotte che importate più merci. Questo indicatore viene suddiviso in: "vendite di automobili" e "vendite di tutto il resto". Dal momento che il numero di automobili vendute rappresenta un'entità piuttosto mutevole, le informazioni maggiormente attendibili si troveranno nella parte dell'indicatore nella quale non vengono prese in considerazione le "vendite di automobili". La crescita del volume delle vendite al dettaglio rappresenta un fattore positivo per lo sviluppo dell'economia nazionale e porta all'aumento del tasso di cambio della valuta nazionale. Esercita un moderato impatto sul mercato (in prevalenza a medio e breve termine). L'indicatore caratterizza la forza della domanda dei consumatori. La sua crescita sta ad indicare l'aumento della produzione di merci, il rafforzamento dell'economia e della valuta. Viene pubblicato alle ore 13:30 (GMT), il 13simo giorno del mese (del mese precedente). RS è il primo, in ordine di annuncio, indicatore delle spese dei consumatori. E' importante in quanto rientra (sotto forma di parte della lettera C) nella formula di calcolo del PIL: GDP = C + I + G + X - M, nella quale il simbolo C risponde all'incirca dei 2/3 dell'intero PIL. Evidentemente le più importanti informazioni nel rapporto sulle vendite al dettaglio riguardano la variazione in percentuali delle vendite di beni di consumo, ad eccezione delle automobili. Questa parte dei consumi è pari a circa il 40% del totale. Facciamo notare 2 difetti dei dati del RS: in primo luogo, essi riflettono solamente le spese per l'acquisto di beni di consumo, ignorando l'acquisto di servizi; in secondo luogo, i dati relativi alle spese della popolazione sono esclusivamente volatili, non è semplice prevederli, vengono spesso rivisti. I dati vengono raccolti ogni mese dalla speciale sezione del Dipartimento del commercio (Department of Commerce) chiamata "Ufficio del Censimento (U.S. Census Bureau)", per mezzo di un sondaggio a caso nei confronti di aziende commerciali al dettaglio di qualsiasi dimensione in tutto il paese. S&P 500 / Indice "Standard & Poor's". Questo indice viene pubblicato dalla società indipendente "Standard & Poor's". Viene stilato in due opzioni - in base ai titoli di 500 corporazione e in base ai titoli di 100 corporazioni. S&P - 500 rappresenta un indice ponderato sul prezzo al dettaglio dei titoli di 500 corporazioni, in esso presentati nelle seguente proporzione: 400 corporazioni industriali, 20 società di trasporto, 40 società finanziarie e 40 società di servizi. Nell'indice vengono principalmente incluse le società quotate alla Borsa fondiaria di New York, sebbene siano presenti titoli di alcune corporazioni che vengono quotati all'American Stock Exchange e sul mercato fuoriborsa. L'indice rappresenta circa l'80% del valore di mercato di tutte le emissioni quotate ala Borsa fondiaria di New York. Rispetto all'indice Dow Jones, questo indice è maggiormente complesso sebbene venga ritenuto più preciso in quanto in esso vengono rappresentati i titoli di un maggior numero di corporazioni e i titoli di ogni corporazione vengono ponderati con l'importo del valore di tutti i titoli in mano agli azionisti. I futures e le opzioni di questo indice vengono venduti alla Borsa commerciale di Chicago. Tankan report

    Panoramica economica a cadenza trimestrale pubblicata dal dipartimento di ricerca e statistica della Banca del Giappone.
    La panoramica viene stilata in base alle valutazioni di più di 8000 società, aziende e istituzioni in base ai seguenti parametri economici:
    - condizioni di condotta dell'attività;
    - produzione e smercio;
    - domanda e offerta, livello dei prezzi;
    - utili;
    - investimenti diretti;
    - occupazione;
    - condizioni fiscali.
    Tankan rappresenta il più importante indicatore giapponese. Le proprietà degli indici dell'ottimismo nel mondo degli affari spiegano come mai i mercati ne attendono la pubblicazione con tale attesa, oltre a mostrare che la raccolta e l'analisi delle statistiche relative agli indici PMI è in grado di fornire ai trader moltissime utili informazioni.
  • Trade Balance / Bilancia commerciale
    Differenza espressa in dollari tra il volume di esportazione ed importazione, corretta per la stagionalità. I dati relativi al volume di esportazione ed importazione vengono raccolti ogni mese dall'Ufficio del Censimento (U.S. Census Bureau). La riduzione del deficit commerciale degli USA rappresenta solitamente una buona notizia per i possessori di dollari: gli acquirenti dell'export americano sono costretti ad acquistare dollari, mentre i venditori dell'import a venderli. La situazione del mercato obbligazionario è leggermente più complessa: in caso di riduzione del deficit, di solito gli obbligazionisti preferiscono vedere il calo dell'importazione piuttosto che l'aumento dell'esportazione. Ciò è dovuto al loro permanente timore nei confronti di una forte economia e di un'alta inflazione.

    La bilancia commerciale (Merchandise Trade Balance, ТВ) rappresenta la differenza tra la somma dell'esportazione e la somma dell'importazione di merci di un dato paese. La bilancia commerciale riflette innanzitutto la competitività all'estero delle merci del paese in questione. E' strettamente legata al livello del tasso di cambio della valuta nazionale in quanto una grande entità positiva del bilancio commerciale, il suo saldo positivo (prevalenza dell'export sull'import) significano un flusso nel paese di valuta straniera, il che causa l'aumento del tasso di cambio della valuta nazionale. L'entità negativa del bilancio commerciale (deficit del bilancio commerciale - l'import prevale sull'export), significa una scarsa competitività delle merci del paese in questione sui mercati esteri; ciò comporta l'aumento del debito estero e la caduta del tasso di cambio della valuta nazionale. D'altra parte, le variazioni in sè del tasso di cambio della valuta nazionale influiscono sui risultati del commercio internazionale e, di conseguenza, anche sulla bilancia commerciale. In caso di basso tasso di cambio della valuta nazionale, le merci di questo paese ottengono un ulteriore vantaggio rispetto a quelle dei concorrenti sui mercati esteri, cosa che porta all'aumento dell'export. Al contrario, a causa dell'aumento del tasso di cambio della valuta nazionale, i prezzi delle merci nazionali sui mercati esteri aumentano, il che porterà alla loro estromissione a vantaggio di merci meno costose di altri paesi. Non è difficile comprendere che molte azioni delle banche centrali legate volte a ridurre i tassi di cambio delle valute nazionali sono dettate proprio dal tentativo di assicurare vantaggi concorrenziali agli esportatori nazionali. Nella prima metà del 1999, ciò ha rappresentato uno dei principali fattori dell'indebolimento della sterlina britannica e dell'euro, nonchè il motivo dei ripetuti interventi da parte della Banca del Giappone nel tentativo di prevenire un forte prematuro rafforzamento dello yen contro il dollaro. I dati relativi alla bilancia commerciale vengono pubblicati a cadenza mensile, di solito la terza settimana del mese alle ore 13:30 (GMT). Forma di presentazione dei dati - con allineamento stagionale dei prezzi sia nominali che fissi. I risultati commerciali vengono raggruppati in sei principali categorie di beni (prodotti alimentari, materie prime e scorte industriali, beni di consumo, automobili, mezzi di produzione e altri beni), e commercio con singoli paesi. Solitamente, il mercato valutario guarda alla bilancia commerciale del paese nel suo complesso e non a singoli saldi commerciali bilaterali con i diversi paesi. Tuttavia, non mancano le eccezioni: la bilancia commerciale tra USA e Giappone già da tempo rappresenta oggetto di esame a parte per via della tradizionalmente elevata entità del suo deficit e dei problemi politici e sanzioni commerciali che ne derivano.

    Un esempio dell'interrelazione tra i tassi di cambio e la bilancia commerciale è rappresentato dalle azioni coordinate dei governi dei cinque principali paesi industrializzati, lo storico accordo di Plaza Accord, New York, settembre 1985. In quel periodo, il dollaro americano si trovava ad un livello postbellico record nei confronti delle valute europee e dello yen giapponese. Gli esportatori americani si trovavano in sfavorevoli condizioni a causa degli alti prezzi delle proprie merci sui mercati internazionali. In qualità di metodo di allineamento dello squilibrio commerciale, venne scelta la svalutazione del dollaro, eseguita per mezzo della corrispondente variazione dei tassi di interesse. Tuttavia l'effetto della notevole riduzione del tasso di cambio del dollaro (all'epoca, nei confronti dello yen giapponese e del marco tedesco il dollaro venne svalutato del doppio) nei confronti della bilancia commerciale risultò essere minimo: dopo essersi leggermente allineata verso la fine del 1990, nel 1993 la bilancia commerciale crollò ai livelli precedenti in quanto all'epoca negli USA l'import crebbe a tempi superiori. In realtà, nonostante l'evidente importanza dei dati commerciali, la loro interpretazione dal punto di vista dei tassi di cambio valutari non è affatto semplice. I volumi dell'export e dell'import nei confronti della loro importanza economica non vengono considerati uguali. L'export fa registrare un'influenza maggiormente diretta sulla crescita economica del paese, ragion per cui i mercati finanziari attribuiscono una maggior importanza ai dati relativi all'esportazione. Dall'altro lato, l'aumento dell'importazione è in grado di comportare una forte domanda dei consumatori all'interno del paese, e può aver senso, ad esempio, aumentare il volume di scorte di materie prime, per cui a tali condizioni le conseguenze economiche saranno diverse.

    La contraddittorietà delle reazioni dei mercati valutari nei confronti dei dati commerciali è innanzitutto legata all'idea del mercato, sul fatto se il tasso di cambio della valuta rappresenti di per sè oggetto della particolare attenzione dei responsabili della politica monetaria o meno. Se il dollaro si trova al centro dell'attenzione delle autorità finanziarie, in caso di aumento del deficit o di caduta dell'export, i mercati decideranno che il tasso di cambio del dollaro deve cadere al fine di semplificare i problemi degli esportatori. Le conseguenze inflazionistiche di un tale atteso andamento del tasso di cambio saranno negative per i partecipanti dei mercati dei titoli a reddito fisso (titoli di stato). Se prende il via la redistribuzione della composizione dei portafogli di investimento, ciò riguarderà anche il tasso di cambio. Ma se al momento il tasso di cambio del dollaro e l'inflazione non rappresentano una questione prioritaria, il semplice fatto che le esportazioni sono diminuite è in grado di svalutare molti titoli (titoli di società di esportazione) e di far aumentare i prezzi delle obbligazioni. In questo modo, gli stessi dati economici sono in grado di causare effetti opposti per il mercato valutario. A differenza dagli altri tipi di dati statistici, i dati relativi alla bilancia commerciale non presentano una spiccata correlazione con le fasi del ciclo economico, in quanto alla dinamica dell'economia interna del paese vengono imposti i cicli economici di altri paesi, caratterizzati da proprie particolarità per fasi e ampiezza delle variazioni. Analizzando i dati commerciali, occorre tenerne inoltre presente la spiccata dipendenza stagionale, perfettamente visibile nei grafici sopra riportati.
  • Unemployment rate / Livello di disoccupazione
    Ogni mese, una sezione speciale del Dipartimento del Lavoro (Department of Labor) chiamata "Ufficio delle statistiche del lavoro (Bureau of Labor Statistics, BLS)", raccoglie informazioni formando il cosiddetto Household survey, risultato di un sondaggio della popolazione. Come campione vengono prese circa 60.000 famiglie. Vengono prese in considerazione solamente le persone senza lavoro e quelle che lo cercano attivamente, ovvero disoccupati registrati. Il numero ottenuto viene dapprima diviso per il numero di interpellati per essere poi moltiplicato per 100, e viene chiamato unemployment rate. E' probabile che il rapporto sull'occupazione rappresenti il più forte di tutti i "motori del mercato". Ciò è dovuto a due ragioni. In primo luogo, è assai difficile prevedere i dati relativi all'occupazione della popolazione, per cui i valori annunciati spesso non corrispondono a quelli attesi e vanno immediatamente corretti. In secondo luogo, questi dati riflettono perfettamente il reale stato dell'economia. Malgrado il fatto che vengano spesso corretti, gli investitori li considerano come una guida immediata all'azione. Di regola, l'aumento della disoccupazione (caduta dell'occupazione), viene accompagnato dalla caduta della valuta nazionale. Tuttavia, oggigiorno per ciascun paese esistono dati ufficialmente diffusi elativi all'effettiva disoccupazione. Ovvero in base alle dimensioni di disoccupazione ammissibili e persino auspicabili per la prosperità dell'economia. Oggigiorno queste dimensioni oscillano dal 3 al 7 percento dell'intera popolazione in età lavorativa, a seconda del paese; un alto livello di disoccupazione è un fattoe negativo che contribuisce alla tensione sociale, alla riduzione del numero di persone di classe media ("puntelli della democrazia"), nonchè alla riduzione della massa netta dei reali redditi della popolazione. Un basso livello di disoccupazione rappresenta un fattore negativo, in quanto i lavoratori perdono gli incentivi per un buon lavoro ed iniziano a risentirne gli interessi dei datori di lavoro. Il valore ottimale di disoccupazione si trova all'intersezione degli interessi di due grandi gruppi: datori di lavoro e dipendenti. Tra di loro è inevitabile il compromesso, altrimenti gli interessi lesi di uno dei due gruppi possono portare ad una soluzione rivoluzionaria della questione.
  • Unit Labour Cost / Costo di un'unità di produzione emessa
    L'indice caratterizza i costi legati ala produzione di una singola unità di produzione. Rappresenta un importante indicatore che caratterizza l'efficacia dello sviluppo dell'economia del paese. Esercita un significativo impatto sul mercato. Funge da buon indicatore dello sviluppo dei processi inflazionistici legati alla crescita degli stipendi. Solitamente l'analisi di questo indice viene effettuata in un contesto con cifre che riflettono l'entità dell'indice "Productivity" (Produttività del lavoro). L'aumento del costo di una singola unità di produzione emessa, unitamente alla crescita della produttività del lavoro, può comportare la necessità di aumentare i principali tassi di interesse, il che rappresenta un fattore positivo per la crescita del tasso di cambio del dollaro. Il suo valore viene pubblicato a cadenza trimestrale, prima del giorno 10 del mese di pubblicazione alle ore (GMT), in contemporanea all'indice "Productivity".
  • Unit Wage Costs / Costo del lavoro
    Se i tempi di crescita del costo del lavoro eccedono i tempi di crescita della produttività del lavoro, ciò provoca una pressione inflazionistica nei confronti dell'economia. Esce a cadenza mensile. Esercita un moderato impatto sul mercato.
  • Wholesale Inventories / Scorte di merci nei magazzini all'ingrosso
    L'indice caratterizza il rapporto tra i grossisti ed il commercio al dettaglio. Esercita un moderato impatto sul mercato sebbene renda un'idea sulle tendenze in questi settori dell'economia, in grado di proiettarsi sull'economia nel suo complesso. La sovrabbondanza dei magazzini può indicare la presenza di fenomeni di stagnazione nell'economia. La stabile tendenza nella sua dinamica esercita una notevole influenza sul mercato. La crescita del valore dell'indice esercita un'influenza negativa sul tasso di cambio del dollaro. Il suo valore viene pubblicato attorno al giorno 10 di ogni mese alle ore 15:00 (GMT).
  • Wholesale Price Index (WPI) / Indice dei prezzi all'ingrosso
    Riflette la variazione del livello dei prezzi di grosse partite di merci. Viene calcolato in qualità di media ponderata di tre componenti: prezzi all'ingrosso del mercato interno, prezzi all'ingrosso per l'esportazione e prezzi all'ingrosso per l'importazione. Il WPI viene ritenuto un miglior indicatore del'inflazione rispetto al CPI, in quanto riflette direttamente lo stato nel mondo degli affari. L'indicatore viene preso in considerazione dal mercato.
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